Fuori dal Campo

Calendario scolastico, Draghi: “Recuperare ore di didattica in presenza perse lo scorso anno. Soprattutto al Sud”

17.02.2021 23:49


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Il premier incaricato Mario Draghi, nel corso del suo discorso al Senato sul programma di governo, si concentra molto sul tema scuola, ribadendo alcuni concetti già trapelati nei giorni scorsi. Fra questi anche la questione allungamento calendario scolastico.

Secondo Draghi, “non solo dobbiamo tornare rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendolo su diverse fasce orarie, ma dobbiamo fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà.

Ecco perchè, secondo Draghi, allineare il calendario scolastico vuol dire che si potrebbe andare a scuola anche al pomeriggio, nei weekend, d’estate, valutando così diverse opzioni. Risulta chiaro, però, che le parole di Draghi indichino un recupero che le singole scuole, in tandem con le Regioni che stabiliscono il calendario, dovranno adottare secondo le proprie esigenze.

Le modalità di recupero, comunque, saranno stabilite nelle prossime settimane.

Si tratta pertanto di una conferma: l’idea di allungare il calendario scolastico era già trapelata in precedenza ma ancora non aveva ricevuto conferme. Adesso Draghi scopre le carte e invita a riflettere su questa tematica. Soprattuto Patrizio Bianchi, il nuovo Ministro che nei giorni scorsi, alle domande su un possibile prolungamento del calendario scolastico aveva temporeggiato: “Le scuole dell’obbligo sono già in presenza, per i più grandi dobbiamo vedere come sta andando la pandemia, bisogna evitare una terza ondata e bisogna essere molto cauti, ma tutti stiamo lavorando perchè la scuola possa tornare in presenza quanto prima”. E ancora: “È presto per parlare dell’ipotesi di recupero per i ragazzi a giugno, ci siamo insediati ieri e ci stiamo lavorando su, fin da subito. Devo sentire tutte le voci della scuola come ho sempre fatto”.

Occorre rivedere il disegno del percorso scolastico annuale. Allineare il calendario scolastico alle esigenze derivanti dall’esperienza vissuta dall’inizio della pandemia. Il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza“, dice Draghi davanti ai senatori.

E a sostegno di questa tesi espone un dato: “A fronte di 1.696.300 studenti delle scuole secondarie di secondo grado, nella prima settimana di febbraio solo 1.039.372 studenti (il 61,2% del totale) ha avuto assicurato il servizio attraverso la Didattica a Distanza“. A conferma che, i recuperi, secondo il presidente del Consiglio, devono avvenire.

E’ chiaro che adesso la modalità dei recuperi verrà strutturata dal Ministero dell’istruzione ma, ad ogni modo, appare probabile che saranno sempre le scuole ad adottare misure ad hoc nello specifico.

FONTE: orizzontescuola.it

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