Taranto F.c.

Taranto, è notte fonda

di Gennaro Esposito

28.11.2016 19:19


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L'OGGETTO MISTERIOSO. SIMONE MAGNAGHISono passati meno di quattro mesi da quel 4 agosto giorno in cui fu sancito il ritorno del Taranto nel calcio che conta con oltre tremila persone impazzite di gioia a festeggiare in strada, ma sembra trascorsa un'eternita'.Questo a causa di una serie di errori compiuti dallo staff dirigenziale e tecnico a causa dei quali la compagine rossoblu attualmente ha soltanto due punti in piu' del Catanzaro, ultimo in classifica. Il buon Papagni, conscio della rosa tecnicamente imbarazzante  dalla cintola in su creata da Franco Dellisanti, un allenatore di colpo trasformato dalla societa' in direttore sportivo, aveva pensato bene di dare maggiore importanza alla fase difensiva forte dell'asse Stendardo-Pambianchi-Altobello a scapito sicuramente dello spettacolo, ma a favore della concretezza : risultato nove punti raccimolati in otto partite dopo aver affrontato squadre dal calibro di Foggia, Matera, Catania, Cosenza e Casertana e zona play off ad un passo. Con questo scenario, per niente disprezzabile per una neopromossa, il duo Zelatore-Bongiovanni pensa bene di esonerare Papagni e di affidare la guida tecnica a Fabio Prosperi, autentica bandiera da calciatore, ma assolutamente privo di esperienza come allenatore : risultato tre soli punti raccolti in sette partite frutto di quattro sconfitte e tre miseri pareggi dopo aver affrontato fra le altre Messina,Paganese,Akragas e Reggina dirette concorrenti per la salvezza.Quando un tecnico ha a disposizione una rosa alquanto deficitaria una sola e' la cosa che puo' fare : creare un undici titolare fisso, composto dai calciatori meno peggiori. Prosperi invece ha finora fatto tutto l'opposto ossia cambiare continuamente gli interpreti sul campo effettuando scelte cervellotiche ed inspiegabili fra le quali quelle di preferire Magnaghi (calciatore che farebbe fatica a ben figurare anche nelle serie inferiori) a Viola in attacco e Bobb (calciatore maledettamente lento) a Lo Sicco a centrocampo.Senza parlare dell'aver fatto giocare Stendardo,appena guarito dall'infortunio, per 120 minuti in Coppa Italia di Lega Pro contro il Cosenza causandogli una ricaduta con conseguente assenza nelle successive gare di campionato. A questo punto chiunque darebbe per certo l'esonero di Prosperi ed invece il presidente Zelatore lo riconferma alla grande. Il perche' non e' poi molto difficile da capire : Fabio e' gia' a libro paga dall'inizio della stagione ed il suo esonero costringerebbe la societa' a pagare un altro allenatore ed allora avanti cosi' verso il baratro, verso l'ultimo posto in classifica, verso il ritorno nell'inferno dilettantistico alla faccia di quei quasi 1.700 malati per il Taranto che hanno sottoscritto l'abbonamento e che ora sono costretti a sorbirsi indegni spettacoli che nulla hanno a che vedere con lo sport piu' bello ed affascinante del mondo, il calcio.

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