Settori Giovanili

Lafratta: "In casa Cryos l'apporto delle famiglie è determinante"

01.02.2019 21:31


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Un viaggio a tutto tondo alla scoperta del mondo Cryos. Questo è quanto voluto da Giuseppe Lafratta, presidente dell’Asd Giovani Cryos  che ha presentato la propria creatura, toccando diversi aspetti peculiari dell’ universo biancoverde.

Fondamentale secondo il numero uno di casa Cryos è privilegiare l’ aspetto formativo e sociale, attribuendo allo stesso un valore maggiore rispetto al mero raggiungimento del risultato sportivo. Si è poi spiegato ciò che caratterizza una Scuola Calcio Elite, prima di concludere illustrando le linee guida della ormai consolidata collaborazione con il Bologna Calcio.

EDUCAZIONE CRYOS  - “Partiamo dal presupposto che ognuno valuta il proprio lavoro attraverso i parametri che reputa più importanti. C’è chi punta a vincere tutte le partite, mettendo al centro esclusivamente il risultato e chi invece come noi è conscio di quanto la funzione sociale sia importante nello sport. È  proprio per questo che al di là della crescita calcistica per noi diventa di primaria importanza l’aspetto educativo.
Ovvio, con questa filosofia si rischia di mettere in bacheca qualche trofeo in meno, addirittura di essere una mosca bianca nel panorama del calcio giovanile ma ai nostri occhi tutto questo non è i di primaria importanza, perché se è vero che questa è la strada più difficile da seguire, è altrettanto vero che è anche quella che riesce a dare maggiori soddisfazioni”.
ll numero uno di casa Cryos poi rimarca l’importanza della collaborazione tra educatori e famiglia: “Noi facciamo il nostro in maniera meticolosa, è imprescindibile per noi educare il ragazzo, consentirgli di formarsi in un ambiente sano che gli permetta di assorbire i valori che qualificheranno l’uomo di domani. Ovvio che in questo percorso zeppo di insidie non possiamo essere lasciati soli. L’apporto delle famiglie è determinante, basti pensare che i nostri ragazzi passano con noi un paio di ore interfacciandosi con la famiglia nella restante parte della giornata. Sono due ambiti complementari che però è bene restino separati, il genitore deve fare il genitore, non sostituirsi alla società e viceversa”.

SCUOLA CALCIO ELITE E PROGETTO GIOCO CALCIO SPORT DIVERTIMENTO “Siamo l’unica Scuola Calcio Elite presente sul territorio cittadino di Taranto. Ai più questa definizione è sconosciuta ma va intesa come un marchio di qualità. Mi spiego meglio, essere Scuola Calcio Elite significa ottemperare ad ogni requisito richiesto dalla Federazione. Tutti i tecnici, ad esempio devono essere qualificati, bisogna inoltre essere dotati di una figura che corrisponde al Responsabile Tecnico che deve necessariamente essere anch’esso qualificato a livello federale ma non solo, è obbligatorio per esempio, partecipare a tutte le manifestazioni organizzate, categoria per categoria dalla FIGC, così come è richiesto un percorso che tocchi anche l’ambito scolastico, promuovendo il calcio nelle scuole mediante l’organizzazione di eventi capaci di coinvolgere i ragazzi di tutte le fasce d’età. Il connubio scuola – calcio per noi rappresenta una priorità, proprio in tal senso abbiamo già dato il via ad un importante progetto con l’Istituto comprensivo Leonardo Sciascia di Talsano, dal nome Gioco Calcio Sport Divertimento, volto a far conoscere il nostro modo di intendere calcio ai ragazzi, consentendo anche a coloro i quali si affacciano per la prima volta al nostro universo di venire a toccare con mano direttamente presso le strutture da noi utilizzate”

 

SOGNO BOLOGNA “Da quest’anno siamo diventati Centro Tecnico del Bologna Football Club 1909. Per una società come la nostra, alla continua ricerca della perfezione questo non può essere un traguardo ma rappresenta certamente una soddisfazione. Andremo a rivestire in maniera ancor più marcata un ruolo di primo livello su tutto il territorio, non si tratta infatti di una semplice affiliazione ma di una collaborazione con la “casa madre” che ci consentirà di ospitare presso le nostre strutture tesserati della società felsiena. Gli stessi oltre a confrontarsi con i nostri istruttori avranno la possibilità di valutare i migliori prospetti della provincia e laddove lo ritengano opportuno di “invitarli” a Bologna per uno stage iniziale di tre giorni. Con questo non vogliamo illudere nessuno, la strada è lunga e tortuosa ma non sarebbe la prima volta che uno dei nostri ragazzi si trovi a compiere il passo, come già successo con Mattia Motolese, difensore centrale classe 2004, cresciuto in maglia Cryos ed oggi pilastro dell’Under 15 del Bologna, con addirittura presenze in maglia azzurra”.

 

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