Fuori dal Campo

Il vaccino anti-Covid di Oxford ben tollerato e protegge anziani

19.11.2020 13:23


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Il vaccino anti-Covid dell'università di Oxford, Irbm e Astrazeneca è ben tollerato, soprattutto negli anziani, e induce una protezione immunitaria simile a quella vista nei giovani adulti. Lo indicano i risultati della fase 2 della sperimentazione, pubblicati sulla rivista Lancet, condotta su 560 adulti sani, di cui 240 con più di 70 anni. Per sapere se il vaccino protegge dall'infezione da SarsCov2, bisognerà aspettare i risultati della fase 3 della sperimentazione ancora in corso. Del vaccino, di cui l'Agenzia europea dei farmaci (Ema) ha avviato all'inizio di ottobre la rolling review, primo passo dell'iter di approvazione, erano stati anticipati sulla stampa non scientifica alcuni risultati della fase 3.

Il prossimo passo per confermare la validità del vaccino sviluppato dall'università di Oxford sarà verificare se protegge dall'infezione da SarsCov2, la durata della sua protezione e se è efficace anche negli anziani che hanno già altre patologie, condizione che li espone ad avere una forma grave di Covid-19. A spiegarlo sono i ricercatori dell'ateneo inglese, il cui studio è pubblicato sulla rivista Lancet.
"Le risposte immunitarie indotte dai vaccini sono spesso attenuate negli anziani perchè il loro sistema immunitario si deteriora gradualmente con l'età, rendendoli più suscettibili alle infezioni. È quindi cruciale che i vaccini anti-Covid siano testati anche su questa fascia di popolazione, che deve avere la priorità nella vaccinazione", commenta Andrew Pollard, coordinatore dello studio. Secondo quanto richiesto dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), "il vaccino deve proteggere anche gli anziani, essere sicuro ed efficace nel prevenire la malattia e/o il contagio e dare almeno 6 mesi di protezione in chi più è esposto al virus", rileva Sarah Gilbert, co-autrice dello studio. "Il nostro studio risponde ad alcune di queste domande, ma rimane la questione sull'efficacia e durata della sua protezione - continua - Dobbiamo inoltre confermare i nostri risultati negli anziani con problemi di salute, per verificare che il vaccino protegga chi è più a rischio di avere forme gravi di Covid".

FONTE: ansa.it

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