Taranto F.c.

L'amarcord di TST: Mimmo D'Antò, 'Il coro nei miei confronti? Mi dava ancora più carica'

L'ex giocatore rossobù nella stagione 1999-00: 'Disputammo un campionato strepitoso'

15.05.2020 18:28


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DI ALESSIO PETRALLA

A Taranto ha lasciato un grande ricordo ed era uno dei beniamini rossoblù nell’annata 1999-00 tanto che i supporters ionici gli dedicavano un coro: stiamo parlando di Mimmo D’antò che, a Tutto Sport Taranto racconta la sua avventura in riva allo Ionio: “Qualche settimana fa non si poteva uscire e quindi ho dedicato tempo ai miei figli aggiornandomi per riprendere al meglio con la mia scuola calcio”.

LA RIPRESA: “Non so se faranno riprendere la serie A visto che vedo che c’è ancora qualche calciatore positivo. E’ difficile allenarsi mantenendo la distanza”.

LE CLASSIFICHE: “La risoluzione di queste è un bel macello anche perché ci sono società che hanno speso tantissimo”.

IL TARANTO: “Pensavo che quest’anno, vedendo l’organico, avesse tutto per vincere il campionato. Purtroppo nel calcio due più due non fa sempre quattro. Mi auguro che i rossoblù possano andare via quanto prima dalla serie D perché meritano categorie diverse”.

SERIE D/H: “Credo che alla fine avrebbe vinto il Foggia che è la squadra più compatta. Inoltre, assieme al Taranto, è quella più blasonata”.

LA CURVA DEL TARANTO: “E’ la più spettacolare tra quelle per cui ho giocato. Mi sentivo parte di loro anche perché mi davano una pratica incredibile: mi è rimasta dentro. In riva allo Ionio ho vissuto una stagione spettacolare”.

IL CORO: “Mi dava ancora più carica. Ricordo che lo cantava tutto lo stadio. Avevo quella maglia attaccata addosso”.

PARTITE IMPORTANTI: “Lo scontro diretto in casa con il Campobasso, vinto 1-0, davanti a 18000 spettatori è stato una grandissima emozione. Al momento del gol venne giù lo stadio. Vincemmo anche in Molise ma poi steccammo un paio di gare perdendo il primato. Nel 1999-00 disputammo un campionato strepitoso conquistando una marea di punti tanto che venimmo ripescati come migliore seconda d’Italia”.

IL GRUPPO: “Ricordo che i giovani erano tutti molto validi: Pizzolla, Magno e Migliozzi ci diedero una grossissima mano. Ricordo che l’ultimo era un ragazzino e che lo portavo in macchina. Eravamo un gruppo unito dentro e fuori dal campo. Leggevo di Migliozzi come allenatore del Taranto: onestamente lo vedrei carico e con gli stimoli a mille. Speriamo che il suo sogno possa avversarsi perché lo merita”.

Si ringraziano:

 

 

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