Fuori dal Campo

IL FATTO DEL GIORNO: "NO KIDS" IL FENOMENO NATO IN USA ED ESPORTATO IN EUROPA

01.02.2014 21:55


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I locali che vietano l'accesso ai bambini. Se dovessimo affrontare un discorso basato sulla differenza tra l'educazione impartita ai bambini e,anche, la loro vivacità, di sicuro si parlerebbe del comportamento dei piccini di ieri e quelli di oggi. Ma, alla base di tutto questo, ovviamente, c'e' la figura importante dei genitori che dovrebbero insegnare ai propri figli il corretto comportamento, assieme ai valori della vita


 

Sostenere, affinché si incrementi questo fenomeno, nato negli USA sull'onda del libro di Corinne Maier (due volte mamma): "Mamma pentita, No Kid. Quaranta ragioni per non avere figli" e,ormai, divenuta una tendenza globale con dei veri e propri divieti all'entrata di negozi, hotel, ristoranti e stabilimenti balneari con su scritto" Vietato l'ingresso ai bambini", e' del tutto errato. Una furba intuizione partorita da imprenditori pionieri che hanno dato vita proprio a questo criterio di selezione. Infatti, i colossi dell'imprenditoria non hanno potuto lasciarsi sfuggire quest'occasione che potrebbe costituire una delle più floride strategie di marketing. Sono molte le coppie" childfree" che approvano tale fenomeno, ma e' seriamente possibile trattare dei bambini come degli emarginati vietandone l'ingresso in locali e,addirittura, in alcuni voli aerei? Presente in Italia da circa 3/4 anni, questo fenomeno e',anche, presente in Europa, come, ad esempio, in Austria, in Germania, in Spagna (dove la catena "Iberostar" non fa pernottare gli under 14, mentre la "Sandals" addirittura gli under 18; ma,pare che sia maggiormente sentito in Svezia grazie alla presenza di alberghi che non accettano ragazzi under 12. Secondo voi e' una giusta tendenza che si può giustificare solo per la vivacità di alcuni bambini? Secondo la corretta morale "assolutamente no", perché se la prole e' ineducata e non rispettosa e' solo colpa dei genitori che non seguono, abbastanza, i figli. Non può e non deve esistere un divieto contro i bambini, perché la coesistenza con gli adulti e' parte integrante della loro crescita, "abbandonarli, senza dare loro lo spazio e il tempo giusto da dedicare" e' davvero vergognoso. Se la nostra società già ci martirizza e ci toglie il tempo tra il lavoro e i problemi quotidiani, non possiamo e non dobbiamo toglierne anche a quello che dedichiamo ai nostri figli solo per queste stupide strategie di mercato o solo per chi odia i bambini (cosa davvero innaturale). Pensiamoci e diamo la colpa a noi adulti che siamo gli artefici dei loro comportamenti.

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