Le meteore del Taranto

O...PACO SOARES

16.08.2013 17:20


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Tornano le 'meteore' del Taranto. Dalla sapiente penna di Aldo Simonetti ecco il ritratto di un attaccante brasiliano che in pochi ricordano con la maglia rossoblu: Paco Soares


 

Se Brasile fa rima con talento, tecnica e classe, è altrettanto vero che non tutti i prodotti calcistici verdeoro sono riusciti (e riescono) nell'intento di incantare le platee d'oltreoceano e, in particolare, d'Italia. Non c'è dubbio, il sudamericano è da noi sempre andato di moda più che in ogni altro paese europeo, per quanto a volte non abbia necessariamente implicato garanzia di risultato.

E il discorso può interessare anche l'area ionica. Il primo (ma solo in ordine temporale) 'brasileiro' a indossare la maglia a strisce rossoblu è Paco Soares Edivan de Souza. Allevato nel settore giovanile del Montagua, viene presto adocchiato dalla dirigenza della Samp e nell'estate del '97 portato a Genova in qualità di talento dal sicuro avvenire. La società blucerchiata non pare affatto intenzionata a parcheggiare stabilmente la punta mulatta nei ranghi delle giovanili e decide pertanto di inserirla da subito in prima squadra, forte della pregressa esperienza nel suo paese. Rapido, dotato di piedi alquanto discreti e generoso, si mette ben presto in evidenza nel corso delle partitelle infrasettimanali guadagnandosi in poco tempo il debutto nella massima serie. Il 3 maggio 1998, allorquando al Marassi è di scena il match contro il quotato Parma di Malesani (2-2), gonfia per la prima volta una rete in A con un bel destro in diagonale che sorprende il futuro campione del mondo Gigi Buffon. Al termine dell'annata si registrano otto presenze condite da una sola marcatura. Da qui inizia la vertiginosa caduta di Paco di categoria in categoria. L'anno successivo approda in B ad Andria con la formula del prestito, ma l'avventura pugliese si rivela più deludente del previsto, tanto da indurre i vertici societari blucerchiati a rescindere il contratto. Lucchese e Nocerina le sue successive esperienze tra C1 e C2 (anche in questi casi degli autentici 'flop'), prima di sbarcare sulle rive dello Ionio e giocarsi la carta della speranza all'età di 26 anni. Gigi Blasi, da poco al timone della Taranto Sport (siamo nella stagione 2004-05), lavora alacremente con i suoi fidi collaboratori al fine di allestire un organico capace di risollevare una situazione a dir poco disperata (squadra ultima del girone C della C2, con alle spalle un' annosa crisi societaria riversatasi inevitabilmente sul calcio giocato). Paco Soares, già in prova nell'estate precedente, è uno dei primi rinforzi della nuova compagine; cauto ottimismo e, in qualche caso, diffidenza nei confronti del sudamericano per via del suo curriculum tutt'altro che invitante. Il suo debutto avviene il 9 gennaio del 2005, al 'Menti' di Castallammare contro la corazzata Juve Stabia. Nulla di che: in questa breve espressione può racchiudersi la prima dell'attaccante con la maglia del Taranto, uscito perdente di misura dall'alveare delle Vespe. Poi, altre tre apparizioni anonime, ultima delle quali a Vasto. Uomo di punta del duo di tecnici Nemo-Toma, con l'avvento del sergente di ferro Florimbj le cose cambiano in peggio. Finito ai margini del gruppo (anche in virtù dell'ingaggio del più esperto Michele Sergi), è costretto a rescindere anzitempo il suo contratto con la dirigenza ionica. Si chiude così con appena quattro gettoni e lo zero alla casella reti la sua soprendentemente fugace avventura tra i Due Mari. Da lì a poco toccherà l'apice della sua sfortunata carriera finendo persino a calcare i campi di Eccellenza, dapprima con la Sestrese, poi con i sardi del Budoni. Le ultime notizie a suo riguardo parlano di un altro ennesimo deludente campionato, questa volta in terra belga con l'Fc Bruxelles, militante nella seconda serie.

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