1a Categoria

Prima Categoria: l’ASD Don Bosco Manduria compie un’impresa

a cura di Fabrizio Izzo

13.04.2017 17:42


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Immagine ZaccagniDa soli 5 anni nei calendari del calcio dilettantistico pugliese l’ASD Don Bosco Manduria ha sempre ottenuto, alla fine di ogni stagione, buoni piazzamenti nei campionati di riferimento riuscendo, grazie a diversi ripescaggi, a risalire dalla Terza alla Prima Categoria. Il Don Bosco si è sempre distinto nel calcio giovanile perchè ha sempre avuto un settore completo in tutte le categorie e organizzato. Il peso della gestione dell’intero settore giovanile e di tutte le attività dell’oratorio è sempre stato nelle mani di Don Dario De Stefano, infaticabile uomo di chiesa ma al contempo un lucido e intraprendente presidente di una società che solo nel 2012 ha deciso di fare il salto nei dilettanti, allestendo una squadra che il Comitato Provinciale della FIGC ha inserito nel campionato di Terza Categoria. La stagione 2012/13 il Don Bosco la chiude al secondo posto acquisendo la priorità al ripescaggio in Seconda Categoria grazie alla necessità della Federazione di completare gli organici. Nella stagione 2013/14, esordio in Seconda Categoria, il Don Bosco non sfigura affatto e sfiora i Play-Off. Anche in questa occasione il buon andamento della squadra e l’esigenza del completamento degli organici nella categoria superiore hanno permesso alla società di usufruire nuovamente del ripescaggio. Nel primo anno di Serie “C” regionale (2014/15) il Don Bosco ottiene una tranquilla salvezza, obiettivo iniziale. Nella Stagione 2015/16 la squadra cede il passo alle compagini più titolate e si trova a disputare la gara Play-Out contro il Palagiano, spareggio a favore dei Palagianesi e retrocessione sul campo nella categoria inferiore. La mancata iscrizione da parte dello stesso Palagiano ha successivamente favorito il Don Bosco per il ripescaggio in Prima. Stagione 2016/17 cambio dirigenziale e inizio del terzo anno consecutivo nella Prima Categoria. Girone di andata disastroso, nessuna vittoria, tutte sconfitte e solo 4 pareggi. Al giro di boa una squadra su cui nessuno avrebbe puntato un centesimo era proprio l’ASD Don Bosco, ultimo con 4 punti in classifica. Girone di ritorno risultati esattamente opposti, 7 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, una media punti da promozione e terminato con la vittoria interna, nell’ultima giornata, per 4 a 3 contro il blasonato Leverano, la ciliegina sulla torta. Una vittoria meritata ma soprattutto voluta da una squadra che è stata capace di compiere, nel girone di ritorno, un vero miracolo. Una squadra dai progetti umili, semplici ma sportivamente concreti. La società messa su da Don Dario De Stefano è certamente un’isola felice in un mare agitato, probabilmente un esempio per tutti ma che è, forse, troppo sana e felice per essere seguita e presa in considerazione da un calcio sempre più viziato e poco sportivo. Per Tutto Sport Taranto il Direttore Sportivo della Don Bosco Manduria Claudio Ruggeri, raggiunto telefonicamente, ha detto: “È stata davvero un’impresa riuscire a raggiungere la salvezza. Dopo un girone di andata così povero di punti, meno 10 punti dalla terzultima, è succeduto un girone di ritorno veramente da primato, abbiamo fatto benissimo. Abbiamo avuto il ritmo e la media punti del Carmiano che ha vinto il campionato. I ragazzi sono stati davvero molto bravi. La scintilla della svolta probabilmente sono state le dimissioni di mister Boccuzzi e il tesseramento di nuovi elementi come il portiere D’Adamo, i difensori Mero e De Valerio e l’attaccante Santo. Le dimissioni di mister Gabriele Boccuzzi (per motivi strettamente personali), persona squisita, allenatore preparatissimo sul piano tattico e atletico, hanno scosso la squadra che, quasi certamente, si è fatta carico delle responsabilità scrollandosi di dosso quell’aura negativa. Il nuovo allenatore Giovanni Puglia, inizialmente preparatore dei portieri, è stato accolto benissimo dallo spogliatoio e ha apportato alcune modifiche all’impianto di gioco utilizzando uno scolastico 4-4-2 nel quale tutti i giocatori si sono trovati a proprio agio. I ragazzi hanno inanellato una serie di risultati importanti trovando la continuità nei risultati e nel gioco anche se da questo punto di vista noi non abbiamo mai demeritato, anzi la maggior parte degli avversari si è sempre complimentata per il gioco espresso su ogni campo. La partita della consapevolezza è stata la vittoria per 5 a 0 sul campo del Veglie, una trasferta difficile contro una squadra quotata. Credo che il nostro segreto sia stato quello di non abbatterci mai, quello di aver difeso le nostre idee e le nostre ragioni proseguendo lungo la nostra strada senza mai mollare. Questo era il primo anno per noi della nuova dirigenza, tutte persone di estrazione Don Bosco dove siamo cresciuti, una bella soddisfazione. Siamo una società che non ha capitale, alle spalle abbiamo alcuni sponsor, puntiamo sulla voglia dei giovani, la prima squadra è il punto di riferimento di ogni ragazzino e la chiesa è il vero anello di congiunzione in tutto. La differenza in questa stagione l’abbiamo fatta tutti noi: il Presidente Don Dario De Stefano, il Vice Presidente Oronzo Caliandro, il Direttore Generale Antonio Cimino, il Team Manager Antonio Mazza. Questo è un gruppo che ha lavorato in armonia come in una famiglia. Vogliamo imparare dagli errori, il prossimo anno l’obiettivo sarà sempre la salvezza, magari più tranquilla, cercheremo di confermare l’attuale gruppo e poi inserire un altro paio di elementi, prenderemo gente che crede in noi e sposino il nostro progetto.”

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