Taranto F.c.

Marco Nappi a TST: 'Il gesto della 'foca'? Se mi chiamassi CR7 lo mostrerebbero ovunque'

L'ex attaccante di Fiorentina, Genoa e Atalanta sul Taranto: 'Per vincere non c'è bisogno di spendere tanto'

16.05.2020 18:31


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DI ALESSIO PETRALLA

In serie A è ricordato oltre che per i suoi gol anche per il gesto della “foca” con la maglia della Fiorentina, l’ex allenatore del Pomigliano attualmente in Cina (con l'under 17 del Beijing), Marco Nappi che, a Tutto Sport Taranto, commenta vari momenti della sua carriera: “Ho vissuto questo periodo in quarantena con tanta voglia di tornare a fare ciò che mi piace. Proprio in queste ore aspetto una telefonata dalla Cina per capire quando poter tornare a lavorare. Sono li da un anno e sette mesi”.

IL CALCIO CINESE: “E’ un campionato competitivo in via d’espansione. Si può lavorare benissimo e può crescere vista l’economia e le strutture. Possono diventare molto forti”.

LA RIPRESA: “Il primo pensiero dev’essere quello della salute che è sopra ogni cosa: non siamo ancora fuori dal problema legato al virus. Sospenderei tutto dalla serie A in giù anche se il mio parere lascia il tempo che trova: ci sarà chi avrà il dovere di decidere”.

SERIE D/H: “E’ sempre stato un campionato competitivo: è il girone più difficile da disputare in cui trovi società molto forti economicamente che costruiscono squadre importanti. Negli altri raggruppamenti ce ne sono solo due o tre poi il resto è poca roba. Onestamente, quest’anno, non l’ho seguito più di tanto e, perciò, non mi sbilancio oltre”.

IL TARANTO: “E’ una piazza importante. Ci ho giocato contro nei tempi d’oro e ricordo il fantastico pubblico. Sulla società attuale non posso dare un giudizio ma la cosa principale nel calcio è la solidità: non per forza bisogna accaparrarsi di grandissimi nomi ma è fondamentale la gestione e il tifo. E’ una città importante che può ambire a obiettivi di spessore. La serie D gli sta strettissima. Non c’è bisogno di spendere tutti i soldi spesi quest’anno”.

GESTO TECNICO: “La mia “foca” è rimasta nella storia tanto che viene ricordata anche dopo trent’anni grazie alla Fiorentina. E’ stato un gesto tecnico importante visto che mi portai, con la testa, il pallone dall’area di rigore fino al centrocampo: non lo avevo preparato e me lo tengo stretto visto che mai nessuno ci è riuscito. Mi chiamo Marco Nappi e non Cristiano Ronaldo sennò quella giocata l’avrebbero mostrata in ogni situazione, anche in pubblicità”.

SERIE A: “Le gare importanti disputate sono tante. Ricordo la finale di coppa Uefa del 1990 con la Juventus: giocavo nella Fiorentina. Per me vincemmo noi. Poi, il gol che realizzai a Brema sempre in coppa. Ho ricordi fantastici che conservo con orgoglio. L’Atalanta? Mi viene in mente un match di coppa Italia con il Milan: trionfammo con il punteggio di 3-2 e in poco più di 20’ realizzai una doppietta vincendo la partita al 94’. Si dice che non si vive di ricordi ma forse non vive di questi chi non ne ha…”.

Si ringraziano:

 

 

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