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L'ex Inter Donazzan: "Mi piange il cuore a rivedere il Taranto in serie D"

Il dirigente, ora al Cittadella: "Nel calcio italiano ci sono troppi problemi e vedere città del genere tra i dilettanti non rappresenta un bello spot per la nazione"

19.05.2017 00:06


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Manca circa un mese alla quarta edizione del “Premio Lello Orzella” e come sempre tutto lo staff sta lavorando intensamente per realizzare una due giorni importante e ricca di sorpresa. Ospite dell’evento, tra i tanti, sarà, anche, l’ex difensore di Inter, Mantova, Sassuolo e Cittadella (attualmente osservatore dei veneti), Nicola Donazzan, che a freddo esprime le sue sensazioni: “Mi fa onore essere stato invitato e chiamato, da Nico Mondino, a quest’evento. Ricordare persone come Lello Orzella è sempre un piacere: so che era un uomo sempre vicino ai problemi della città e ai giovani. Una persona per bene”.
OBIETTIVI: “Oltre, appunto, a ricordare il giornalista tarantino, lavorando con il Cittadella, spero di portare a casa qualche nome importante così come spero che sia una due giorni di festa. Sono sicuro che si esibiranno giovani talentuosi: mi piacerebbe garantire, a qualcuno di loro, un futuro nel mondo del calcio o magari provare a fargli intraprendere questa strada. E’ una manifestazione, davvero, importante”.
LA GIURIA: “So che ci sarà gente esperta e conosciuta a Taranto come Latartara, Lafratta, Antonazzo, Passiatore, Carrano, Cazzarò, Francioso e Vitti: sono tutti molto preparati. E’ stata scelta una giuria di livello e, quindi, i nomi di calciatori che usciranno fuori da questa manifestazione saranno da tener presenti. Si tratta di ex calciatori e allenatori che a Taranto hanno fatto la storia. Sono contento di poter stare con loro e per questo ringrazio Nico”.
NICO MONDINO: “Lo conosco già da qualche anno vista la sua grande passione per i giovani. Nella passata stagione ero ancora calciatore e sono stato compagno di squadra di Lucas Chiaretti, che per me è un fratello: Nico è molto amico del talento brasiliano e in occasione di una cena, tra noi, nacque un bel feeling. Quest’anno, il direttore Marchetti mi ha voluto nel suo staff come osservatore della prima squadra, e quindi mi interesso molto di giovani talenti. Posso confermare una cosa: quello che fa Nico lo fanno in pochi: è una grande persona appassionata a ciò che fa. A livello nazionale, è raro trovare una persona così: ce ne vorrebbero altri”.
IL TARANTO: “Conosco Taranto ed è una piazza che non merita neanche la Lega Pro, visto che la squadra è più seguita anche rispetto a compagini di categorie superiori. Mi piange il cuore a rivederla in serie D. Nel calcio italiano ci sono troppi problemi e vedere città del genere tra i dilettanti non rappresenta un bello spot per la nazione. Lega Pro/C? E’ il girone più difficile in cui sono presenti squadre fortissime a livello nazionale. E’ il più duro dei tre raggruppamenti: le formazioni di bassa classifica sono seguitissime. I dati delle tifoserie la dicono lunga sulla passione della gente del sud”.
PARTE CANORA: “Parlavo con Nico che mi ha detto che si stava occupando anche di una giornata canora: i giovani artisti erano tenuti presente da Orzella che amava i ragazzi. La manifestazione è studiata a pennello”.

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