Basket Femminile

L'amarcord di TST: Michelle Greco, 'Taranto sarà sempre la mia seconda città'

La cestista californiana racconta i suoi anni in riva allo Ionio: 'Ricordo l'ottimo cibo, il mare, le passeggiate e le compagne'

03.05.2020 21:46


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187 presenze dal 2005 al 2013 per la cestista californiana Michelle Greco che dopo una breve parentesi nelle Seattle Storm in WNBA e nell’Acer Priolo è approdata a Taranto innamorandosi della piazza e della gente ma soprattutto facendo innamorare tifosi e appassionati con le sue prodezze e attaccamento alla maglia. In riva allo Ionio ha giocato sia da play maker che da guardia ottenendo risultati importanti e vincendo tre scudetti su quattro della storia del club, oltre a due Supercoppe Italiane e una Coppa Italia. A raccontare tutti quei momenti, a Tutto Sport Taranto, è proprio la cestista americana: “Ricordo la mia prima partita casalinga a Taranto: subito notai quanto calore dava il Palamazzola. Rimasi così colpita dalla grande affluenza e dimensioni del palazzetto oltre che dal supporto dei tifosi. Da subito mi sentii come a casa e in un club in cui avrei potuto avere successo e migliorare davvero il mio gioco, vincendo campionati”.

PARTITA SIGNIFICATIVA: “La partita che ricorderò sempre con maggior piacere è gara 3 a Taranto con Schio, precisamente quella quando vincemmo il campionato. Quella fu la mia ultima stagione completa giocata in riva allo Ionio: sapevo che avrei lasciato il basket e che probabilmente non sarei tornata per l'annata successiva. Quindi le mie emozioni sono state maggiori: sapevo che quegli anni fantastici vissuti a Taranto erano ormai finiti. È stata una partita e una stagione che non dimenticherò mai. Fu un anno di successi in cui ci siamo divertite tanto anche fuori dal campo grazie ad un grandissimo gruppo”.

RICORDI: “Innanzitutto, amavo tanto il cibo italiano. Vorrei essere più vicina per tornare a mangiare nei miei ristoranti preferiti. Viaggiare dalla California a Taranto per cenare, probabilmente, sarebbe un viaggio troppo lungo – scherza. Inoltre, mi manca il mare di Taranto. Nei miei giorni liberi amavo guidare la mia auto ed esplorare San Vito, Talsano e Pulsano oltre tutte le località marittime. Ricordo di essermi fermata a gustare  spesso del buon gelato e un’ottima pizza. Durante la primavera, verso la fine della nostra stagione, adoravo andare al mare e nuotare in quell’acqua meravigliosa. In California il nostro Oceano è molto mosso con tante onde, a differenza di quello di Taranto che è sempre stato così calmo e rilassante. Infine, ciò che ha sempre reso il mio tempo libero speciale sono state le mie meravigliose compagne di squadra. Eravamo un gruppo speciale: erano persone davvero divertenti e dalle grandi qualità. Molte di loro resteranno le mie più grandi amiche con un rapporto che mai potrà rompersi”.

LA VITTORIA PIU’ BELLA: “Le vittorie più belle sono state quelle con Schio! Abbiamo vinto due seri finali e una coppa Italia in casa loro: bellissimi ricordi. Quelle vittorie sono sempre state le più dolci e memorabili. Era la gara 1 della finale di Schio e mancavano circa undici secondi quando perdevamo di un punto. Ricordo che presi la palla in cima e, a circa due secondi dalla fine, feci un grande layup sul lato sinistro usando la mia mano destra. Quel momento fu spettacolare e mi passa per la mente come se fosse stato ieri sera. Riuscimmo a vincere quella prima sfida e poi, ovviamente, il tricolore”.

MESSAGGIO: “Ricorderò per sempre le grandi emozioni e il sostegno della tifoseria durante le partite. Ho incontrato persone fantastiche in una città bellissima: rimarrà tutto sempre nel mio cuore. Considero, davvero, Taranto la mia seconda casa tanto che stavo programmando un viaggio per tornarci a marzo, ma a causa della pandemia di Coronavirus il tutto è stato annullato. Spero di pianificare presto un altro viaggio perché mi manca la città e tutti i grandi amici che ho conosciuto negli anni in cui ho giocato per il Cras. Grazie per il grande supporto. Ho sempre apprezzato molto la dedizione per quel team e ricordo la grande esultanza nella serie scudetto con Schio…”.

RIMORSI: “Il mio più grande rimorso è stato non aver imparato la lingua italiana. Ero molto timida e preoccupata di fare errori, quindi la paura del fallimento ha impedito il mio apprendimento. Durante i molti anni in cui ho vissuto a Taranto, ho ovviamente capito qualcosa in più della lingua ascoltando le mie compagne di squadra, i miei allenatori e vivendo la vita in Italia, ma parlarla è stato un fallimento grandioso. Ho sempre desiderato di poter interagire maggiormente con i miei fans, ma ero troppo testarda per sbagliare e imparare. Quindi mi scuso con tutti i miei sostenitori per essere stata così pigra e non aver imparato bene l’italiano”.

GALATASARAY: “Il ko con il Galatasaray fa ancora male. Credo davvero che fossimo la squadra migliore e anche se sono passati otto anni da quella finale, sono ancora arrabbiata per questo. Ricordo un fallo da me commesso su Seimone Augustus a pochi minuti dal termine. Fu un mio grosso errore. Ancora oggi non penso di aver fatto fallo alla mia avversaria: perciò protestai con l’arbitro che lo chiamò. Augustus, realizzò entrambi entrambi i suoi tiri liberi e così le turche vinsero l’Europe Cup. Mi fa ancora male. Ricordo anche la nostra grande vittoria casalinga con il Galatasaray nella prima delle due partite. La cornice era, come sempre, fantastica. Le emozioni e il supporto dopo quel successo restano un grande ricordo che non dimenticherò mai. In quella circostanza c’erano mia madre e mia sorella Stephanie e quindi è un ricordo doppiamente speciale che porterò sempre con me”.

Si ringraziano:

 

 

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