Taranto F.c.

Gioacchino Prisciandaro: 'Io bestia nera del Taranto, ma avrei voluto far gioire anche loro'

L'ex bomber del Martina a TST: 'Non è giusto che riprenda la serie A...'

21.04.2020 21:27


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DI ALESSIO PETRALLA

Adesso gestisce una scuola calcio, l'ex bomber del Martina, nonchè vera e propria bestia nera del Taranto, Gioacchino Prisciandaro che, a Tutto Sport Taranto commenta questo delicato momento che sta opprimendo il mondo: "Ormai anche noi siamo fermi da tempo: ai più piccolini ho dato dei programmi da svolgere in casa mentre agli Allievi e a Giovanissimi nulla visto che non tutti dispongono di ampi spazi. I Piccoli Amici e i Pulcini si divertono a fare dribbling tra le bottiglie e altri giochi o esercizi...".

IL CAMPO: "Mi manca tanto: per una persona abituata a stare in mezzo ad un campo di calcio non può essere altrimenti. Speriamo che questa situazione possa risolversi quanto prima perchè si sta arrivando al limite della sopportazione".

LA RIPRESA: "Bisognerà sanificare gli spogliatoi e avere detergenti sempre a portata di mano. Poi, sarà fondamentale seguire i protocolli medici. Penso si faranno allenamenti con distanze adatte: per tutto questo ci stiamo organizzando".

SERIA A E CAMPIONATI MINORI: "Sono contrario alla ripresa della massima serie: non è giusto che loro ripartano e gli altri, eventualmente, no. Avranno tamponi e aree private per stare tranquilli e allenarsi bene. Ritengo che lo sport debba essere uguale per tutti: non è giusto. Ogni squadra e ogni calciatore è uguale".

SERIE D/H: "Nell'ultimo periodo il campionato si era acceso con il Bitonto che aveva, un po', rallentato e Sorrento, Foggia e Cerignola che si stavano rifacendo sotto. Nella parte bassa Andria e Nocerina stavano facendo fatica. Ho giocato tante edizioni della serie D ed esclusa la massima serie ritengo che sia il campionato più difficile. E' un vero e proprio inferno con tante squadre che meriterebbero categorie superiori".

IL TARANTO: "E' una piazza che con la serie D non c'entra nulla: non so da cosa dipenda la loro mancata risalita. Spesso cambiano allenatori, presidenti e calciatori ma non riescono a cogliere la serie C. Ultimamente ho visto delle vecchie partite, anche, del Taranto con lo stadio che era sempre pieno. Per loro mi dispiace tanto".

MARTINA: "Erano altri tempi in cui il calcio era diverso. Oggi per i giovani calciatori le cose sono più facili mentre prima si facevano tanti sacrifici".

BESTIA NERA: "In carriera, per il Taranto, sono stato una vera e propria bestia nera: ai rossoblù, nella stagione 1993-94 segnai un gol con la maglia del Maglie. Quello fu l'unico ko degli ionici che poi vinsero il campionato di serie D. Ricordo, poi, un poker siglato sempre ai tarantini quando indossavo la casacca del Rutigliano e poi delle segnature anche con la maglia del Martina".

AMARO IN BOCCA: "Mi sarebbe piaciuto venire a giocare a Taranto: ogni estate qualcosa andava storto. L'anno che andai a Martina sarei dovuto andare in riva allo Ionio. Ho fatto felice tante tifoserie e mi sarebbe piaciuto far gioire anche la curva tarantina".

Si ringraziano:

 

 

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