Taranto F.c.

Sandro Pochesci: 'Il Taranto? Non capisco come si siano fatti scappare D'Agostino'

L'ex allenatore di Fondi e Ternana propone a TuttoSportTaranto.com la sua riforma dei campionati

19.05.2020 18:33


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DI ALESSIO PETRALLA

In questo periodo di graduale ripresa del paese, dal Coronavirus, il calcio sta cercando di riaprire con criterio e intelligenza il sipario. Tante le idee e le modalità di ripartenza per la prossima stagione che, di fatto, ha in mente il bravo e preparato tecnico Sandro Pochesci e che espone a Tutto Sport Taranto: “Questi due mesi e mezzo li ho vissuti male perché quando manca la propria passione non può non essere diversamente. Ne ho approfittato per stare con i miei figli e aiutare a casa: valori che non fanno male anche se mi manca la benzina, vale a dire il calcio”.

SOLUZIONI: “Risolverei tutto facendo giocare le gare mancanti. In serie C si sta decidendo di chiudere tutto ma resta il grosso problema della quarta promozione. Io direi di far disputare almeno i play off facendo partecipare chi vuole (delle compagini classificate fino al decimo posto) oppure riducendoli solo per le seconde e le terze in modo tale che la promozione sarebbe assegnata sul campo. Stessa identica cosa per le retrocessioni: farei giocare solo i play out. Dopo tutto ciò effettuerei una grande riforma del calcio con le società storiche reinserite in un girone semi professionistico: vedi ad esempio Taranto, Messina, Savoia, Latina e tantissime altre che non riescono a riemergere dalla serie D. Riprenderei con una serie A a 20 squadre, una B a 24, due gironi di serie C con un totale di 40 compagini e infine tre gironi semi-professionistici con le migliori piazze e con quelle della serie C che non possono permettersi il professionismo: quest’ultima categoria la farei mantenendo i contratti ai calciatori: diciamo una sorta di vecchia C2. Così le società non pagherebbero l’IRPEF avendo un risparmio del 60%”.

SERIE C/C: “Ha sempre un suo mondo e un certo fascino con quest'anno almeno cinque piazze da serie B e che hanno speso tanto come Catanzaro, Catania, Ternana, Bari e Reggina. A queste si aggiungono formazioni che ben programmano da anni come Monopoli e Virtus Francavilla. Bisogna dar merito a queste società per il gran lavoro svolto negli anni”.

SERIE D/H: “Si è trattato di un girone molto importante che con l’inserimento del Foggia ha fatto si che le altre si organizzassero ancora meglio. C’erano formazioni molto forti come Casarano e Cerignola senza escludere il buon Sorrento. Le prime sei della classe le manderei in quel girone di semi professionismo poco fa citato. Sospendere è stato un delitto anche perché Cerignola e Foggia stavano recuperando con il Bitonto che si difendeva ben. Attendiamo la sentenza di mercoledì. I satanelli e i gialloblù potrebbero avere spiragli di ripescaggio se non fosse che alla lega di serie C questa parola non piace. In questo raggruppamento poteva accadere di tutto”.

IL TARANTO: “Non ho capito come mai si siano fatti scappare un giocatore come D’agostino: non so cosa sia successo ma è un calciatore che in ogni partita può spostare gli equilibri”.

IL FUTURO: “Il mio futuro è sicuramente in panchina: sono nato per questo. Spero di costruire una squadra mia e di non subentrare in corsa perché serve tempo per assimilare i meccanismi e perché io amo lavorare sul campo con una rosa costruita, appunto, da me disputando nel pre-campionato coppa e amichevoli”.

Si ringraziano:

 

 

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