Pallavolo Maschile

Prisma Taranto: Il 2021 si apre con un ko al tie break

03.01.2021 21:59


https://www.buonocuntosrl.it/

Dopo 141 minuti di gioco, la Prisma Taranto si arrende alla Gruppo Consoli Centrale del Latte Brescia nella sfida della 13^ giornata del campionato Serie A2 Credem Banca: la squadra ionica si arrende al tie-break per 3-2 (25-18, 17-25, 25-22, 17-25, 24-22) e non riesce a centrare la quarta vittoria consecutiva. I rossoblù tornano a casa con un solo punto che permette di raggiungere Cuneo al secondo posto in classifica.

IL MATCH – Rispetto alle ultime sfide, torna titolare capitan Coscione in palleggio: con lui ci sono l’opposto Padura Diaz, gli schiacciatori Fiore-Gironi, i centrali Alletti e Di Martino, insieme al libero Goi. Zambonardi risponde con Tiberti in cabina di regia, Bisi opposto, Cisolla e Galliani schiacciatori, Candeli-Esposito centrali, Franzoni libero.

Parte bene la squadra rossoblù con un break di 2-4; la battuta di Bisi, però, mette subito in difficoltà la difesa tarantina, con l’opposto bresciano che realizza due ace consecutivi e permette ai padroni di casa di rimontare l’iniziale svantaggio. I lombardi impongono il ritmo e riescono a limitare, con una grande difesa, gli attacchi di Taranto: Padura Diaz e Gironi faticano ad entrare nel match, gli ionici ne risentono e Brescia riesce a scappare sul +5 (17-12) costringendo Di Pinto al time-out. La Prisma riesce a riportarsi sino al -3 (17-14), poi ancora Bisi prende per mano Brescia e la porta alla vittoria del primo set (25-18).

Rispetto agli ultimi punti del primo frangente, Taranto ha un buon avvio: parziale di 3-5, condito da ben tre muri (uno a testa di Alletti, Fiore e Coscione). Brescia, con due punti consecutivi di Bisi, riacciuffa la squadra pugliese. Gli ionici, rispetto al primo set, non si disuniscono e cominciano a carburare gioco: Di Pinto si accorge delle difficoltà di Gironi e lo sostituisce con Cominetti sul 9-9. La parità resiste fino al 10-10, poi la Prisma piazza un break di 0-6 decisivo per il proseguo del match. Brescia molla la presa, Taranto cresce a muro e si porta sul +9 (12-21): i lombardi provano a reagire con Galliani (15-21) ma i rossoblù riescono a pareggiare i conti (17-25).

Cominetti rimane nello starting-six al posto di Gironi nel terzo set. La sfida è più equilibrata: Taranto piazza un 3-5 iniziale, Brescia pareggia e sorpassa gli ionici (8-6) costringendo Di Pinto alla sospensione. Bisi e Galliani mettono in difficoltà la difesa ionica, portando i lombardi sul 17-11: il tecnico di Turi è obbligato a chiedere nuovamente time-out. Esposito, con un muro su Cominetti, porta sul +8 la squadra di Zambonardi: entra Presta al posto di Di Martino per cercare maggior lucidità in entrambe le fasi di gioco. Taranto riesce a ridurre il gap: sul 20-15 Di Pinto fa rifiatare Coscione inserendo Cottarelli. Gli ionici continuano a carburare: Padura Diaz mette a segno tre ace consecutivi e riporta sul -2 i rossoblù, costringendo Brescia alla sospensione. L’opposto italo-cubano riesce a riportare Taranto sul 21-21 ma, nel momento clou del set, Cominetti sbaglia la battuta. L’ace di Tiberti taglia le gambe agli ionici, con Brescia che riesce a fare suo il set e portarsi sul 2-1 (25-22).

Taranto si gioca tutto nel quarto set e lo fa mettendo in campo la giusta cattiveria agonistica: due muri di Gironi e il punto di Alletti portano gli ionici sul 3-6. I padroni di casa si portano sul -1 con Candeli (5-6) ma gli ionici sono più decisi e piazzano un break di 5-11 che lancia la squadra di Di Pinto (10-17). Zambonardi prova a cambiare le carte in tavola, mettendo Bergoli al posto di Bisi ma la musica non cambia, con Taranto che allunga il match al tie-break (17-25).

L’ultimo set è ricco di emozioni: equilibrio nelle prime giocate, poi Brescia riesce a portarsi avanti di due lunghezze (7-5). La squadra di Zambonardi prende coraggio, Di Pinto chiede la sospensione sul 9-8. Taranto riesce a pareggiare i conti e superare i biancazzurri, portandosi sul +3 (9-12) grazie ai muri di Presta e Cottarelli, obbligando il tecnico dei bresciani a chiedere il timeout per spezzare il ritmo rossoblù. Candeli e Cisolla – grazie ad un muro su Padura Diaz – riportano Brescia sul -1 (11-12): Di Pinto sfrutta la seconda sospensione. Al rientro, la partita è una lotta serrata, punto a punto: Brescia, sul 14-13, ha il primo match-point ma gli uomini di Di Pinto riescono ad annullarlo. Taranto riesce a procurarsi il potenziale punto decisivo grazie al primo tempo di Presta, ma ci pensa Esposito a riportare la parità. La lotta è avvincente: gli ionici annullano 7 palle match (21-21), Fiore piazza l’ace ma sbaglia, nel momento topico, la battuta seguente. Il set viene deciso tramite il videocheck: l’arbitro assegna il 23-22 per Brescia per un tocco a muro sull’attacco vincente di Cisolla e sanziona, con un cartellino rosso, la formazione ionica per non aver ammesso il contatto a muro e per aver provocato il secondo ritardo di gioco dell’incontro (24-22).

Brescia può, così, esultare: la squadra lombarda si aggiudica per 3-2 il match della 12^ giornata Serie A2 Credem Banca, conquistando due punti. Taranto, invece, dopo una partita tiratissima, deve accontentarsi di un solo punto: già mercoledì 6 gennaio, i rossoblù avranno modo di riscattare la sconfitta odierna. Al PalaMazzola, infatti, arriverà la Synergy Mondovì per il recupero della 4^ giornata di campionato: l’inizio è fissato alle ore 17.00.

GRUPPO CONSOLI CENTRALE DEL LATTE BRESCIA – PRISMA TARANTO 3-2 (25-18, 17-25, 25-22, 17-25, 24-22)

GRUPPO CONSOLI CENTRALE DEL LATTE BRESCIA: Orlando 0, Tasholli 0, Tiberti 3 Crosatti (L) 0, Cogliati 0, Bergoli 0, Bisi 27, Franzoni (L) 0, Galliani 20, Candeli 10, Esposito 14, Cisolla 10, Togni ne, Tonoli ne. All.: Zambonardi.

PRISMA TARANTO: Fiore 14, Coscione 2, Alletti 11, Cottarelli 1, Presta 6, Padura Diaz 26, Di Felice (L) ne, Gironi 5, Goi (L) 0, Persoglia ne, Hoffer 0, Cascio ne, Di Martino 4. All.: Di Pinto.

ARBITRI: Piubelli – Cecconato.

NOTE: Durata set 23’, 25’, 30’, 26’, 37’.

Commenti

Taranto. Mercato: l’”affaire” portiere e la bella gioventù
prova