La voce del Tifoso

Chi di 0-0 perisce, di 0-0 ferisce...

a cura di Nicola D'Elisiis

20.02.2017 22:32


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foto Vincenzo CuomoDice un antico proverbio che trae origine dal Vangelo secondo Matteo: CHI DI SPADA FERISCE, DI SPADA PERISCE. Credo di poterlo modificare appena e utilizzarlo per sintetizzare al meglio la partita di sabato a Catania. Il Taranto torna nella tana del nemico eterno e con due palle grosse così impone lo stesso risultato col quale gli etnei diversi anni fa gioirono in casa nostra. Perfetto direi: di 0-0 siamo periti nel 2002 e con lo 0-0 abbiamo ferito un Catania che finora ha costruito il suo campionato al 'Cibali', migliore squadra casalinga insieme al Foggia nel nostro girone. E badate, non è stato il classico pareggio arrivato dopo esser stati presi a pallonate come col Matera o con la Reggina. Il Taranto è andato lì, ha giocato la sua onesta partita, in qualche circostanza ha messo i brividi ai tifosi del Catania sfiorando il gol del vantaggio in almeno 3 circostanze, è stato un bel Taranto onestamente. Quadrato dietro, a parte qualche sbavatura per frazione di gioco, e un pizzico più propositivo rispetto a quanto visto in altre trasferte recenti (Andria e Siracusa su tutte). Pareggiare a Catania per me è stato più bello di battere il Foggia e negargli il primo posto, una goduria dopo l'altra. Ma qualcuno se lo aspettava questo score? All'arrivo di Ciullo, c'è stato qualche tifoso del Taranto che sperava di raccogliere 4 punti fra Foggia e Catania? Non credo, a me ne bastavano la metà di quei 4 punti compresa la partita di Andria. Ad amici in privato due settimane fa ho detto che quelle con il Foggia e il Catania dovevano essere "allenamenti" in vista del nostro vero campionato che inizia sabato 25 febbraio, quando a Taranto arriverà il Catanzaro. E SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO, la strada intrapresa sembra quella giusta. Tuttavia in questo momento la squadra deve saper mantenere la calma e non deve fare voli pindarici, c'è ancora tanto da soffrire da qui in avanti. Paradossalmente affrontare le "big" in questo momento può essere più facile che affrontare le dirette concorrenti. A prescindere se si affrontano in casa o in trasferta, sotto questo punto di vista il Taranto può essere fortunato se fa valere il fattore campo in quanto ospiterà, in ordine cronologico: CATANZARO, AKRAGAS, PAGANESE, REGGINA, MONOPOLI e VIBONESE. Intervallate dalle trasferte di Messina e Melfi. Se lo Iacovone torna ad essere un campo amico del Taranto, non avremo difficoltà alcuna a salvarci per Pasqua (il 15 Aprile viene a farci visita il Monopoli). Viceversa non voglio neanche pensarci. Sta a Ciullo ora tenere la squadra sulla corda e sul "chi va là", finora ha fatto un eccellente lavoro radunando tutti i componenti della rosa e restituire serenità a uno spogliatoio spaccato e tramortito dalle critiche, sacrosante per l'amor di Dio, di stampa e tifosi. E' stato bravo Ciullo anche a rigenerare quei calciatori che sembravano spenti, tipo Magnaghi. Ragazzi, a mio parere Magnaghi a Catania ha fatto una gran bella partita. Ricordo un suo contropiede nel secondo tempo nel quale si è allungato il pallone e con uno scatto bruciante ha fatto fuori 2 difensori etnei che lo marcavano, si è accentrato per la conclusione mandando il pallone fuori di un niente. Forse, se proprio devo trovare il pelo nell'uovo, poteva servire Viola che era praticamente da solo al centro ma non fa niente. Magnaghi è un attaccante per cui ci sta che provi la conclusione, soprattutto dopo aver segnato un bel gol il sabato precedente nel derby col Foggia. La cosa bella di queste due partite è che mi sono dimenticato completamente del derby scialbo di Andria, del pareggio insipido con la Casertana e soprattutto di chi ci stava prima in panchina. Ma quanto tempo abbiamo perso onestamente? Quanto? Io avrei cambiato guida tecnica dopo il tonfo interno col Francavilla in diretta Rai, ecco quella sì che è stata una serataccia in cui i nostri giocatori mi hanno fatto quasi vergognare di sostenerli. Per fortuna quel periodo FORSE lo abbiamo accantonato e messo alle spalle. Chiudo facendo un'osservazione: rispondere fra ieri e oggi a chi mi chiedeva cosa avesse fatto il Taranto nel week-end con "ABBIAMO PAREGGIATO A CATANIA", mi ha fatto inorgoglire. Quasi mi si gonfiava il petto a dire una cosa del genere, anche perché giusto un anno fa vincevamo 3-1 a SAN SEVERO...SAN SEVERO, non so se ricordate...E invece oggi le nostre trasferte si chiamano Catania, Messina, Lecce o Reggina (tanto per citarne alcune). Taranto tieni duro, ce la puoi e ce la devi fare!! FORZA TARANTO!!

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