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Tornano le piogge e torna l’emergenza per rischio idrogeologico

L’ANCE di Taranto lancia l’allarme: “Agire per evitare interventi drammaticamente tardivi”

12.09.2017 12:54


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L’allerta meteo, anche quella con codice giallo, rischia di essere per il territorio della provincia ionica al pari di una catastrofe. Dopo una stagione siccitosa ci attende, secondo le previsioni dei metereologi, un autunno ed un inverno particolarmente ricco di precipitazioni piovose e nevose. Tutto mentre continuiamo ad essere un territorio fortemente carente dal punto di vista della manutenzione ordinaria di strade, ponti, sottovia e caditoie, e assolutamente critico dal punto di vista degli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico.

 

Così il presidente dell’ANCE di Taranto, Paolo Campagna, che in vista delle stagioni fredde lancia l’allarme di sempre.

 

Sono anni che proviamo a spingere l’acceleratore su interventi che non sono solo un motore di ripresa economica per il settore dell’edilizia – dice – ma sono soprattutto azioni salvavita e di protezione per l’intera comunità e il nostro patrimonio urbanistico, storico, agricolo e monumentale.

 

Come ANCE – spiega Campagna – abbiamo incontrato nei mesi scorsi la struttura regionale incaricata del Dissesto per fare il punto della situazione. La Puglia, con l’Asse V del POR 2014-2010 che ha una dotazione di 272 mln di euro – ha provveduto con le Delibere di Giunta Regionale 511 e 1165 del 2016 ad approvare una serie di proposte di intervento dei comuni. Per la nostra provincia, leggendo dagli allegati, risultano approvati soli 6 progetti di altrettanti comuni per un ammontare di oltre 21 mln di euro.

 

Ma indicazioni ancor più significative vengono dall’esame condotto dai nostri uffici sul “Piano nazionale di opere e interventi di riduzione del rischio idrogeologico ITALIA” presentato dal Ministro Galletti lo scorso 10 maggio.

Per la provincia di Taranto sono previsti, per quasi tutti i comuni, ben 77 interventi per un ammontare di risorse pari a circa 385 mln di euro. Delle 77 proposte di intervento, solo 2 sono dotate di progetto esecutivo, 1 presenta un progetto definitivo, 13 corredate da un progetto preliminare e le restanti 61 sorrette da un semplice studio di fattibilità.

 

E’ questo il grande problema – prosegue Campagna – le amministrazioni comunali non sono nelle condizioni di fare la progettazione. Senza progetti esecutivi non possono essere assegnate le risorse finanziarie, come prescrive il nuovo codice degli appalti non è possibile fare le gare per appaltare i lavori e di conseguenza non si avvia alcun cantiere. Se non usciamo da questa impasse, la manutenzione del territorio continuerà a restare un sogno, pronto a trasformarsi nel solito incubo al primo verificarsi di un evento meteorologico avverso.

 

L’ANCE Taranto, dunque, torna a fare pressing sulle istituzioni competenti e richiama nuovamente l’attenzione della Regione e dei Comuni.

 

Attualmente, nella complessità di una vicenda che coinvolge diversi livelli istituzionali, crediamo sia giunto il momento di fare al più presto il punto della situazione per evitare interventi drammaticamente tardivi. Su questo aspetto come ANCE nei prossimi giorni torneremo a scrivere a tutti i Sindaci della provincia per chiedere informazioni sullo stato dei progetti cantierabili e sulla progettazione in corso da candidare a finanziamento. Sulla base di queste informazioni sarà opportuno inoltre verificare, con la Regione e con la struttura di missione governativa, le risorse ancora a disposizione e le modalità di intervento da mettere in atto per accelerare l’attuazione degli interventi previsti.

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