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L'amarcord di TST: Giorgio Olivari, 'A Taranto trovai dei tifosi calcisticamente colti'

L'ex centrocampista che giocò in rossoblù nel 1996: 'Retrocedemmo ma i tifosi ci aiutarono fino alla fine'

01.06.2020 18:12


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DI ALESSIO PETRALLA

Ha dato una mano al Taranto nella seconda parte della stagione 1995-06 (stagione di serie C2 con i rossoblù nonostante l'ottimo girone di ritorno retrocessero), l'ex centrocampista Giorgio Olivari che, a Tutto Sport Taranto commenta quei momenti: "Tutto ciò che sta accadendo è anomalo: una situazione mai vista. Ognuno può esprimere la propria opinione ma alla fine vincono gli interessi economici. La serie A muove tanti soldi e chi resta indietro è sempre il calcio minori con tanti calciatori in difficoltà. Si doveva riprendere in tutte le categorie o in nessuna. Per quanto riguarda le classifiche quella della cristallizzazione è a formula migliore".

SERIE D/H: "Mancavano ancora tante partite e poteva succedere di tutto: grosso modo le prime cinque hanno già mostrato i loro valori con qualcosina da delineare. Non credo che ci sarebbero stati grossi stravolgimenti di classifica. I valori rispecchiano il tutto. Zona salvezza? C'è sempre qualcosa da recriminare con squadre che magari stavano in forma e potevano risalire. Ora bisognerà attendere decisioni da chi comanda. Peccato pechè sarebbe stato bello vedere come sarebbe terminato visto che i valori si vedono proprio in questa fase. Un campionato "handicappato"

IL TARANTO 2020: "Non so i motivi di questo sesto posto: bisognerebbe starci dentro. E' capitato anche a me di giocare in squadroni in cui poi le cose non sono andate come dovevano: la colpa non è sempre della dirigenza o dei calciatori ma nel calcio esistono delle dinamiche da analizzare che possono fare la differenza".

TARANTO: "Arrivai nella seconda parte di stagione nel 1996: mai vista una piazza così con dei bei tifosi, colti calcisticamente. Taranto merita la serie B o la serie A. Spero che con la riforma possa cambiare categoria".

ANNATA DIFFICILE: "Il periodo in cui ho giocato a Taranto fu molto particolare, visto che c'erano grosse difficoltà. C'era caos societario. Alla fine del girone d'andata i rossoblù si rinforzarono e compimmo una bellissima cavalcata che purtroppo non bastò a farci conquistare la salvezza. I tifosi ci stettero vicino fino alla fine con grande affetto. Ricordo il compianto tecnico Pasquino e alcuni compagni con i quali mi sento ancora come Caputo. Nonostante il non raggiungimento dell'obiettivo è stato un periodo che non dimenticherò mai".

MOMENTI PARTICOLARI: "Ricordo il match con il Matera: ero un ex di turno fresco e riuscimmo a pareggiare nel finale: fu una partita emozionante. Non scorderò mai i tanti riconoscimenti avuti dalla stampa e dai tifosi. Stavo bene".

SERIE C2 1995-96: "Era un periodo in cui il calcio si stava evolvendo e in cui iniziava a contare molto anche la preparazione atletica. Prima c'era qualche singolo molto tecnico mentre adesso questo sport è più impostato sulla forza fisica. In quel periodo il calcio stava cambiando".

Si ringraziano:

 

 

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