1a Categoria

1^Categoria: il Grottaglie prova la fuga, il Sava rallenta e il Castellaneta lo aggancia, il San Marzano perde terreno ma rimane in gioco, il Manduria vince la seconda gara consecutiva, Prima vittoria per il Massafra, Crispiano e Don Bosco non vanno

a cura di Fabrizio Izzo

16.10.2018 12:29


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Immagine ZaccagniIl Grottaglie gioisce e festeggia il primato ma piange la contemporanea scomparsa di due importanti uomini del calcio cittadino: Orazio Del Monaco, storico capitano biancoazzurro, e l’Avv. Carlo Fiorino per anni presidente del’Ars et Labor nelle stagioni della quarta serie nazionale. Detto questo il regalo più grande la squadra lo ha reso ai propri tifosi vincendo, più che nettamente, la sfida contro la Cedas Avio Brindisi con il risultato inedito di 9 a 1. Con i tre punti conquistati il Grottaglie scatta al primo posto in solitario staccando il Sava fermato sul pari a Polignano. Poco da dire sulla gara, il risultato finale parla da solo e i commenti potrebbero sembrare superflui. Quarta vittoria consecutiva per l’Ars et Labor, punteggio pieno, tanti goal segnati e uno solo subito, praticamente la novità di questa stagione. Attaccanti sempre presenti tra i marcatori domenicali, una forma atletica importante che taglia fuori gli avversari e una mentalità da prima della classe. Tutto positivo dunque, nessuna sbavatura, bisogna proseguire.

Il Sava non si ripete, non cala il poker di vittorie e impatta 1 a 1 sul campo, non facile, del Polimnia. Pareggio che ha fatto perdere terreno ai biancorossi ora secondi in classifica a due punti dal Grottaglie e a braccetto con il Castellaneta. Pareggio giusto con un tempo per parte: primo tempo di marca barese con gli uomini di Narracci in palla, capaci di esprimersi egregiamente che legittimano la superiorità passando in vantaggio con Pellegrini; ripresa di marca savese. Veemente la reazione dei tarantini alla ricerca del pareggio, un Sava trasformato nella testa in grado di imporsi e trovare finalmente il pareggio con il bomber Vasco. Un pari che, alla luce del risultato del Grottaglie, sembra una sconfitta ma analizzando bene come sono andate le cose forse non è da cestinare, Polignano è un campo difficile e tutti dovranno passarci, il campionato è lungo e il tempo per recuperare c’è.

Il Castellaneta rompe il ghiaccio anche in trasferta e dopo il pari di Crispiano torna da Acquaviva, sponda Atletico, con tre punti importanti. Vittoria di misura con rete al 39’ del primo tempo dell’esperto Romanelli ma il risultato poteva anche essere più rotondo se la linea d’attacco biancorossa non avesse sprecato. Ottima prestazione degli undici di mister D’Alena che hanno lasciato poco spazio agli avversari, belle trame, reparti ordinati e autorevolezza. La vittoria in terra barese è frutto di un buon lavoro di mercato e consente ai valentiniani di raggiungere la seconda piazza in graduatoria insieme al Sava a due punti dalla capolista Grottaglie. Si delinea così il trio che, come da aspettative, trainerà il gruppo.

Vince bene il Manduria sul terreno del Memory Campi e incamera la seconda vittoria consecutiva. Partita sempre nelle mani dei messapici che hanno da subito aggredito gli avversari per rendere cristalline le intenzioni, due goal nei primi tre minuti di gioco, grazie a Birtolo e Margarito, e Memory già in affanno. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere, Maci al minuto 8 accorcia le distanze che però vengono ristabilite appena due minuti più tardi, al decimo, da Birtolo (doppietta per lui). Il Manduria tiene botta, gestisce, crea tanto e causa l’espulsione di Errico per doppia ammonizione poco prima dell’intervallo. La seconda frazione di gioco si apre con la rete del leccese Ferrara, al 56’, con i padroni di casa a cercare il bandolo della matassa. Il Manduria regge l’impatto ma non senza difficoltà il calo atletico nei secondi 45 minuti da parte dei messapici sembra essere un rito, a risolvere tutto e diradare le nebbie ci pensa, allo scadere, Riezzo che realizza su rigore la quarta e definitiva rete. Per il Manduria Termite, tra i pali che da sicurezza al reparto difensivo, e Arcadio, nella zona nevralgica del campo, sono un valore aggiunto ad una squadra già forte di suo. Sei punti in classifica e meno tre dalla vetta, niente male nonostante un inizio non buono. Questo dimostra che il campionato non è sfuggito, il tempo a disposizione per recuperare c’è così come ci sono i margini per migliorarsi e conseguire l’obiettivo stagionale. Domenica prossima riapre i cancelli il Dimitri e l’ospite di turno sarà la capolista Real Galatone, un’altra occasione per accorciare la classifica e dimostrare la forza del Manduria.

Pareggio del San Marzano in trasferta contro il Capurso. Gara sempre equilibrata con gli ospiti che nel primo tempo hanno cercato di fare qualcosa in più ma che si sono trovati di fronte una compagine abbastanza quadrata che ha risposto alle iniziative tarantine. Prima frazione di gioco vivace con buone azioni ma non clamorose e con il San Marzano che si è fatto preferire dal punto di vista del gioco. Secondo tempo più scialbo, le squadre in campo si sono equivalse e non ci sono stati sussulti, solo negli ultimi dieci minuti di gioco il Capurso ha tentato di forzare la mano ma senza ottenere nulla di rilevante. Pareggio giusto e San Marzano che scivola in terza posizione attardato di due punti dalle seconde e quattro dalla vetta, una posizione di classifica in perfetta linea con le aspettative di inizio stagione.

Il Massafra sfoga la sua rabbia sul malcapitato Latiano, cinquina squillante da parte dei giallorossi che non hanno mai avuto difficoltà nel gestire la gara. Finalmente dopo tre sconfitte consecutive il Massafra trova con merito la prima vittoria e abbandona l’ultima posizione. Mattatore di giornata Camara che con una tripletta si ripresenta ad un pubblico che lo ha sempre acclamato gli altri due goal sono opera di Presicce. Per il Latiano è andato in rete Motti. Non c’è stata partita di fatto il Massafra ha da subito aggredito gli avversari chiarendo quali fossero le intensioni, mai un calo di concentrazione, mai grosse distrazioni un Massafra davvero in palla che giocando in questo modo può rendere la vita difficile a chiunque. Una buona prova dunque da parte dei giallorossi che domenica prossima andranno nella tana del San Marzano a giocarsi il derby.

Nulla da fare per il Crispiano che esce sconfitto dal neutro di Carovigno contro un San Vito rigenerato e al terzo risultato utile consecutivo. A dire il vero i crispianesi non hanno demeritato hanno giocato la loro partita ma non sono riusciti a concretizzare. Primo tempo piuttosto equilibrato, soporifero e privo di azioni rilevanti. La ripresa è stata più vivace ed ha visto un Crispiano più intraprendente che però è apparso poco cinico e forse non adeguatamente deciso, ne ha approfittato il San Vito che con il minimo sforzo e nel giro di 5 minuti sul finire del match ha trovato due reti, entrambe con gran tiri dalla distanza, di Quintavalle. Un mazzata per i gialloblu che non hanno avuto più la forza e il tempo di reagire. Crispiano ancora a secco di vittorie, solo due pareggi casalinghi e tanta strada da percorrere per conseguire l’obiettivo salvezza.

Crisi per il Don bosco Manduria che incassa la quarta sconfitta su quattro giornate e resta inchiodato all’ultimo posto, a gioire in questa occasione è stato il Football Acquaviva. Primo tempo ad appannaggio del Don bosco che nonostante lo svantaggio iniziale ad opera di Colapietro è riuscito a ribaltare la situazione pareggiando con Santo e poi passando in vantaggio con Perrucci andando al riposo con il risultato di 2 a 1 in proprio favore. Seconda frazione di gioco da incubo per i padroni di casa che in 7 minuti si vedono prima raggiungere e poi superare dagli avversari con i goal di Carnevale e Tassiello. Un doccia fredda per il Don Bosco che non è più riuscito a reagire mostrandosi timido e contratto. L’Acquaviva per i restanti minuti della gara ha solo dovuto controllare e gestire portandosi a casa tre punti importanti. Dov’è finito il Don Bosco che lo scorso campionato dopo quattro giornate aveva già sette punti in classifica con due gare vinte e una pareggiata e una persa?

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