Taranto F.c.

L'amarcord di TST: Antonio De Vitis, 'A Taranto raggiunti traguardi importanti'

L'ex attaccante degli ionici: 'La partita con il Genoa a Lecce e lo spareggio con la Lazio ricordi indelebili'

18.05.2020 18:57


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DI ALESSIO PETRALLA

E’ rimasto nel cuore di tutti i tifosi rossoblù l’attaccante Antonio De Vitis (in rossoblù nelle stagioni 1986-87 e 1987-88) che con Pietro Maiellaro formò una fortissima coppia d’attacco ottenendo due ottime salvezze con il Taranto e che torna a rivivere, a Tutto Sport Taranto, quei grandi momenti: “Oggi visto il caos che ancora regna, qualsiasi cosa uno dicesse direbbe una fesseria. In Germania con cinque, sei regole precise sono riusciti a ripartire: fin quando non si troverà una soluzione sarà difficilissimo esprimere un giudizio. La speranza è che facendo passare un altro po’ di tempo si possa riprendere: servono i criteri giusti. Aspettiamo la metà o la fine di giugno per vedere come si evolverà la situazione”.

TARANTO: “Ho vissuto due anni bellissimi realizzando 28 gol e conquistando due traguardi importanti per la società come la salvezza tramite gli spareggi e poi un’altra in modo tranquillo”.

IL TARANTO 2020: “Ho sempre sostenuto che giocare a Taranto significa fare il calciatore: quella piazza ti da stimoli di un certo tipo. Il minimo obiettivo degli ionici dev’essere la serie B ma per ottenerlo servirebbe una società forte economicamente. Vederlo in serie D è assurdo”.

GARE SIGNIFICATIVE: “Ce ne sono tante ma quella dell’ultima giornata del campionato 1986-87 non potrò mai dimenticarla. Giocavamo, con il Genoa, sul neutro di Lecce, visto che avevamo lo stadio squalificato, e realizzati una doppietta davanti a tanti tifosi leccesi e tarantini. I supporters giallorossi tifavano per noi perché speravano nel ko del Genoa per la loro classifica. Poi altra gara che non potrò mai dimenticare fu quella della vittoria con la Lazio negli spareggi salvezza”.

GOL IMPORTANTI: “Anche in questo caso faccio riferimento a quelli di Lecce: costruivamo belle azioni e confezionavo gol importanti. Poi averli fatti nella mia città ha un sapore particolare”.

DE VITIS-MAIELLARO: “Formavamo una coppia importante: alle spalle, però, avevamo una squadra giovane e di qualità. Rappresentavamo tanto visto che uno creava e l’altro finalizzava ma la squadra era tutta forte con sei, sette atleti promettenti. Con quel progetto si poteva vincere visti nomi prestigiosi come Paolucci, Biondo, Russo, Serra, Paolinelli ed altri”.

SERIE D/H: “Dare giudizi da fuori è difficile visto che vivo al nord e seguo poco. Ogni anno il Taranto parte tra le favorite ma poi cade nel rush finale. Qualche problema, sicuramente, esiste. Conoscevo il potenziale del Bitonto, del Foggia e del Cerignola  ma se gli ionici sono dietro qualche differenza c’è”.

Si ringraziano:

 

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