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Taranto: Pierluca Pizzaleo a TST: 'Giocare in riva allo Ionio non è come farlo altrove'

Il bravo portiere tarantino doc: 'Siamo stati molto discontinui'

18.05.2020 18:37


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DI ALESSIO PETRALLA

Negli anni si è sempre fatto trovare pronto onorando la maglia della sua città e compiendo parate anche prestigiose, il portiere Pierluca Pizzaleo che, a Tutto Sport Taranto analizza il momento e il campionato di serie D/H: “Soprattutto nella prima parte dell’emergenza ho seguito nello specifico le schede che ci faceva arrivare il preparatore Petrelli che ci è stato sempre molto vicino. Stando a casa si può fare solo lavoro di forza sulle gambe, poi con le prime uscite ho effettuato un po’ di corsa. Mi alleno sempre per non perdere la forma fisica”.

SOLUZIONI: “La situazione è difficile da gestire. Intanto, in tutto il panorama dilettantistico, spero soprattutto per chi ha famiglia, che possa percepire almeno parte dello stipendio. Capisco benissimo i tanti Presidenti che devono ripartire con le aziende ma di contro ci sono tanti calciatori che hanno bisogno”.

SERIE D/H: “E’ sempre il girone più difficile da giocare: ogni anno ha una storia a se. Nonostante fossimo i favoriti sia per la rosa che per l’ingaggio del tecnico Ragno siamo partiti male ed è stato, davvero, un peccato, terminare la stagione così visto che avevamo i presupposti per la vittoria. Mi è piaciuto il Bitonto che si è mostrata squadra organizzata a differenza del Foggia che giocava un calcio più aggressivo. Nella parte bassa l’Agropoli stava avendo delle difficoltà: con loro vincemmo agevolmente così come con il Grumentum che, però, è abituato su un campo piccolo. Poi, con il resto delle squadre abbiamo sempre faticato sudandoci ogni punto”.

STAGIONE NO: “All’interno del gruppo non c’era nessun problema ma purtroppo quando i risultati tardano ad arrivare diventa tutto difficile. Ci è mancata la continuità: un po’ per demeriti nostro e un po’ per bravura degli avversari non siamo riusciti a vincere qualche gara. Inoltre, Taranto è una piazza esigente e capisco i tifosi: l’H, però, è un raggruppamento sempre complicato anche se non è mai facile vincere in qualsiasi campionato. Spero che già la prossima stagione si possa vincere il campionato in modo da tornare nei professionisti. Quella dei Due Mari è una bellissima città che merita altro”.

IL FUTURO: “E’ ancora tutto in dubbio ma chiaramente se arrivasse la chiamata del Taranto la accetterei subito. Nella mia città ho fatto il settore giovanile e ho esordito in prima squadra. Ho vissuto sette spogliatoi e continuare qui sarebbe importante per la mia crescita. Giocare in rossoblù non è come farlo da altre parti”.

PIZZALEO: “Ho sempre pensato che Taranto fosse casa mia anche se il pensiero di giocare un po’ fuori l’ho sempre avuto: spostarsi altrove fa crescere. Dopo l’anno in serie C fui vittima di un infortunio al piede che per qualche errore nelle cure mi ha levato sei mesi quando potevo guarire in uno e mezzo. Avevo avuto la certezza di partire da titolare ma, appunto, il piede cedette di nuovo con il direttore che mi disse che mi avrebbe aspettato: così fu tanto che a dicembre firmai. A gennaio Pellegrino stava facendo benissimo ed era giusto continuasse lui a difendere i pali del Taranto. Tornare in campo dopo tanto tempo non è mai facile soprattutto per un portiere. Giocai l’ultima partita con la Turris in cui parai un rigore disputando una partita tranquilla”.

Si ringraziano:

 

 

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