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Pasquale Luiso: 'A Taranto verrei correndo: ammiro lo 'Iacovone''

L'ex attaccante a Tutto Sport Taranto: 'Indimenticabile la rovesciata al Milan e la semifinale di coppa con il Chelsea'

05.06.2020 13:32


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DI ALESSIO PETRALLA

Anni bellissimi tra serie A e serie B oltre alla storica semifinale con la maglia del Vicenza in coppa delle Coppe per l'ex attaccante, attualmente allenatore, Pasquale Luiso (Piacenza, Vicenza, Sampdoria, Ancona per citarne alcune) che rivive a Tutto Sport Taranto alcune emozioni della sua carriera: "Come ho passato gli scorsi due mesi? Come un po' tutti: stando a casa, aggiornandomi e vedendo un po' di calcio straniero. Purtroppo questo maledetto virus ha bloccato tutto".

LA RIPRESA: "La serie A, anche se in ritardo, sta per ripartire: a questo punto avrei ripreso prima come in Germania anche se forse era meglio fermare tutto. Anche in serie B, ora, è giusto che si riparta. Per quanto riguarda la terza serie, invece, esiste ancora un po' di indecisione: vedremo cosa accadrà ma visto che la situazione legata al Coronavirus va giornalmente migliorando farei terminare anche questi campionati".

TARANTO: "E' una piazza pazzesca con dei tifosi eccezionali. Nel periodo in cui c'era Montervino ho cercato di venire in riva allo Ionio. Correrei a piedi. Ammiro molto lo stadio "Iacovone" e quella splendida curva".

I GOL: "Sicuramente quello più importante è quello del 3-2 che segnai, con la maglia del Piacenza, in rovesciata al Milan: ci permise di vincere quel match. Ne ho fatti più di 250 e per me sono tutti belli. Per quella marcatura mi contattano ancora...".

LA SERIE A: "Oggi è un calcio diverso: i miei 14 gol con la maglia del Piacenza equivalgono a 25 realizzati oggi. Non cambierei mai quei campionati giocati da me anche perchè ho sfidato colossi come Zidane, Cannavaro, Del Piero, Nesta, Baresi, Shevshenko e tanti altri. Il calcio di oggi non è paragonabile".

VICENZA: "E' stata una grandissima avventura anche perchè ho avuto modo di giocare la semifinale di coppa delle Coppe al cospetto del Chelsea. Giocare in Europa è sempre emozionante".

IL FUTURO: "Amo molto i giovani e ho fatto dei colloqui con alcune Primavere. Anche un progetto serio in serie D lo terrei in considerazione. Ora sono a casa: quello dell'allenatore è un mestiere duro ma non mollo perchè lo amo".

Si ringraziano:

 

 

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