IL 2014 DEL TARANTO, TRA SOGNI INFRANTI E SPERANZE PER IL FUTURO
Si conclude oggi il 2014, l'ennesimo anno tribolato per i tifosi del Taranto. La rincorsa al Matera dei ragazzi allora allenati da Papagni conclusasi con le lacrime di Marcianise, la corsa alla vittoria playoff interrotta dal ko interno con l'Arezzo nel terzo turno, il difficile passaggio di consegne dalla dirigenza Nardoni al nuovo presidente Campitiello che, di fatto, ha tolto ai rossoblu la possibilità di conquistare la Lega Pro attraverso il ripescaggio. Poi ancora quattro mesi intensi, con Favo nuovo allenatore ed una squadra profondamente mutata in ogni suo aspetto, tra vittorie, le ultime tre consecutive, pareggi (troppi) e due sconfitte, ad Andria e Potenza, che sono state un campanello d'allarme che ha consentito di cambiare in corsa e chiudere l'anno nel migliore dei modi, anche grazie a nuovi innesti preziosi. E tra un inaspettato fiocco di neve ed un altro, mentre gli immancabili fuochi d'artificio illumineranno i cieli di Taranto, in tanti si augureranno di vivere un anno diverso. Un anno che possa portare quelle gioie che nessuno più dei tifosi rossoblu merita.
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