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CLEMENTE SI SFOGA: “NON SONO UN BIDONE”

13.03.2014 18:31


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Non è un buon momento per l'attaccante ex Perugia entrato da qualche tempo a questa parte in una sorta di limbo calcistico. Giampiero Clemente è stato senza dubbio il “fiore all'occhiello” della campagna di rafforzamento estiva . Ora, dopo un inizio promettente in campionato seguito da un infortunio, si è ritrovato a fronteggiare critiche efferate e a volte quasi sferzanti: “Non sto vivendo bene questa situazione. Sicuramente io sono il primo a non essere contento del mio rendimento ma è anche vero che la vicenda viene ingrandita. Il momento di Clemente va di pari passo con quello della squadra. Se a Grottaglie la squadra gioca male...io non sono certo Maradona. Le ultime prestazioni con il Brindisi in casa e a San Severo non erano state così male, sopratutto in considerazione del fatto che proprio San Severo è un campo difficile, del resto lo abbiamo visto domenica scorsa con il Marcianise. E' chiaro che se ti chiami Clemente ogni cosa viene vista in maniera negativa. Spero ovviamente di fornire al più presto un contributo positivo: nessuno di noi va in campo per fare male. Sono consapevole che posso dare di più. A volte, però si è andati oltre le righe perchè una prestazione mediocre si è trasformata in una super disastrosa. Questa è una cosa che mi è dispiaciuta.

 

SOSTEGNO. L'attaccante parla a “cuore aperto” chiedendo comprensione e sostegno da parte di tutto l'ambiente tarantino: “Se in un momento negativo, anche se ho 35 anni, mi viene data una mano anche all'esterno forse potrei tornare quello di prima. Se al contrario, in ogni gara con una prestazione al di sotto delle aspettative si cerca di massacrarmi allora sarà dura per me riprendermi. Mancano sette partite alla fine del torneo e non vedo il motivo per creare quest'aria pesante. Io e i miei compagni vogliamo raggiungere l'obiettivo prefissato, non c'è ragione di innescare polemiche in questo momento. Dobbiamo remare nella stessa direzione perchè possiamo farcela!!!”.

 

MENTALITA' “D”.“Non credo sia un problema di adattamento alla categoria, perchè io, almeno fino a ottobre mi ero calato in questa mentalità. Poi è seguito un infortunio. Se vogliamo analizzare il mio cammino: nelle ultime 14 partite ne ho giocate 3, nelle altre ho giocato solo pochi minuti. Non è facile per un giocatore con le mie caratteristiche, di certo non entro al settantesimo e risolvo la partita. Accetto tutto questo e ribadisco che ho sposato appieno il progetto Taranto”

 

LO SFOGO. Le critiche della stampa le accetto fino a quando restano all'interno del campo ma se poi si spostano sui miei guadagni, sulla macchina che posseggo allora le cose cambiano e inizio a infastidirmi. Purtroppo non tutti sono intelligenti e magari qualcuno il giornale lo legge al contrario. Queste cose poi si riflettono sulla vita di tutti i giorni perchè capita che qualcuno mi incontra per strada, insieme a mia moglie e ai miei figli, e mi sputa sulla macchina perchè ha letto che guadagno centomila euro. Sono questi gli aspetti che mi infastidiscono della stampa non di certo i 4 in pagella incassati per una prestazione normale. Oggi mi rode non essere protagonista a Taranto. Non sto aspettando la fine del campionato per scappare e sottolinea che non sono venuto a Taranto per il contratto. Sono venuto qui perchè mi affascina la piazza. E' chiaro che sono consapevole di non essere apprezzato in questo momento. Spero che con il sacrificio, il lavoro e la fortuna di uscire da questo momento. Nella gara contro il Brindisi se la palla fosse finita all'incrocio staremmo parlando di altro. Oggi mi sta girando male ma spero di uscirne fuori anche perchè sto dando tutto me stesso per dare una mano al Taranto. Purtroppo ora non ci sto riuscendo e io sono il primo a soffrirne. Ribadisco a volte le critiche sono meritate altre volte no. In questo momento non ci sto riuscendo a dare il mio contributo ma ovviamente ne soffro. Mi da fastidio che la gente possa pensare che sono venuto qui in vacanza, se così fosse stato avrei scelto una piazza più tranquilla. Ci sono momenti in cui la critica è costruttiva, altri in cui è distruttiva come in questo momento. Caratterialmente per rendere al massimo ho bisogno della fiducia di tutti. Giustamente oggi non sento la fiducia addosso. Mi pesa passare per il bidone della situazione, oggi mi sta mancando una prestazione alla Clemente. Non voglio colpevolizzare nessuno, sopratutto la tifoseria che mi è stata sempre vicina. Bisogna fare quadrato tutti insieme perchè al di fuori tutti sperano che falliamo l'obiettivo”.

 

CONVINZIONE. Il Matera ora è li a sole 3 lunghezze:“Avere accorciato la distanza dal Matera accresce la voglia matta di raggiungerlo. Ma per fare ciò ci sono ancora tante partite importanti come quella di domenica prossima che non va assolutamente sottovalutata perchè rischierebbe di compromettere un cammino che abbiamo intrapreso. Lo scontro diretto con il Matera ci darà un segnale importante sia in senso positivo che in negativo”

 

MODULO. L'assetto tattico con le tre punti sta “sacrificando” Clemente nel ruolo di trequartista:“Se c'è sacrificio da parte di tutti si può ottenere qualsiasi risultato a prescindere dal modulo: vedi Brindisi. Domenica scorsa, non è una scusante, c'erano tutte le condizioni per fare male considerate le mie caratteristiche su un terreno di gioco in condizioni pietose. Sono consapevole che nel primo tempo la prestazione della squadra non è stata delle migliori. Non credo di essere stato comunque la zavorra rispetto a una nostra gara da calcio champagne. Io soffro il momento come il resto della squadra, magari per le caratteristiche che possiedo faccio fatica più degli altri. In ogni caso credo che con il sacrificio e la corsa posso migliorare. Giocare da trequartista dietro Hernan e Pietro significa correre un po' di più e non è proprio nelle mie corde, comunque sto tentando di calarmi al meglio in questo ruolo. Anche se il mister mi dice di fare il terzino faccio il terzino”.

 

MATERA E....GLADIATOR. “Noi dobbiamo guardare alla nostra gara non al Matera. Non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo fare più punti possibile fino alla fine. Il nostro futuro passa dal Gladiator che domenica scorsa stava vincendo contro il Monopoli fino a pochi minuti dalla fine. Loro cercheranno di arroccarsi dietro. Loro sono una squadra che si difende bene ed hanno preso gol solo negli ultimi minuti. Tra l'altro sfruttano bene le ripartenze dunque siamo consapevoli della partita che ci aspetterà domenica prossima. Dovremo avere pazienza perchè questo potrebbe farci fare il salto di qualità. Lo scontro diretto contro il Matera? Auspico di arrivare allo a questa partita magari con gli stessi punti e magari aver ela possibilità di staccarli in classifica. Il nostro futuro comunque passa dal Gladiator”

 

SOCIETA'. L'incertezza a livello di assetto societario, con i due soci principali Nardonie Petrelli che non vivono un rapporto idilliaco, potrebbe rappresentare un elemento condizionante. Su tale aspetto, però, Clemente non è d'accordo: “Non ci sta condizionando per nulla. E' vero..la società sta vivendo un momento particolare ma è presente e ci sta pagando gli stipendi. Non siamo stupidi siamo consapevoli della situazione di crisi e di incerteza a livello nazionale. Per ritardi di 1 o 2 mesi di stipendio non muore nessuno...ci può stare. Bisogna solo dire grazie a questa società e noi dobbiamo cercare di ripagare i loro sacrifici. Purtroppo nel calcio i soldi non ci sono più”

 

 


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