Taranto F.c. News

APS Taras 706 a.C.: si dimettono Casciaro, Sostegno e Cecere

11.11.2025 17:35


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Carissimi associati alla APS Taras 706 a.C.,
lo scorso 30 giugno si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Direttivo dell'associazione, durante le quali abbiamo avuto modo di incontrare tanti amici e simpatizzanti, molti dei quali hanno riposto in noi la loro fiducia agevolando le nostre elezioni dopo diversi anni dall'ultimo mandato.
La nostra candidatura era nata in seguito ai tanti malumori susseguitesi negli ultimi anni a causa di una conduzione societaria indecente della nostra squadra del cuore, ma non solo.
Si era compreso da tempo come la società fosse inadeguata, si conosceva benissimo la situazione finanziaria precaria, tant'è che pochi mesi fa quella società, Taranto FC 1927, è fallita.
Ciò che ci ha tormentato maggiormente è che in quella società ci fosse anche la APS Taras che non solo era il socio fondatore del Taranto FC 1927, ma soprattutto negli anni che vanno dal 2012 al 2017 aveva contribuito non poco alle sorti del club, sia economicamente che in tantissime altre forme.
Il nostro Supporters' Trust aveva sostenuto il settore giovanile, istituito la prima Scuola Calcio della storia del club, aveva inciso in tante decisioni che portarono alcuni Presidenti a fare un passo indietro per evitare disastri finanziari. L'APS Taras 706 a.C. è sempre stata partecipe e protagonista in quella società con quote societarie che hanno raggiunto anche il 100% della partecipazione, assumendosi anche rischi non di poco conto per il bene della tifoseria tutta.
Quello che non è dato comprendere è l'atteggiamento assunto dal Direttivo degli ultimi anni.
Siamo rimasti basiti dalle scelte del Presidente del precedente Direttivo, rieletto anche nell'attuale, che in una fase di “preannunciato disastro”, avrebbe dovuto e potuto fare scelte più incisive. Sarebbe stato utile, ad esempio, chiedere nei tempi utili l'accesso agli atti della società; sarebbe stato apprezzato da tutti negare l'utilizzo del nostro Stemma ad una società che stava affossando inesorabilmente la nostra fede calcistica; avremmo preferito che non si lasciasse l'associazione inspiegabilmente priva di una sede sociale che fino a circa un anno fa era presente al Parco Cimino ed era stata allestita con tanti sacrifici economici ed operativi degli associati.
Ma questo è un tempo andato oramai.
Avevamo deciso di ricandidarci sperando di poter fare qualcosa che potesse far rinascere la APS Taras, per riabilitarla, con la speranza di poterla rendere utile e funzionale come in passato alle sorti del nuovo club.
Dopo le elezioni, il primo passo non poteva che essere quello di far comprendere una volta per tutte alla tifoseria ed agli associati, quanto accaduto con i paventati acquirenti “Anglo-Americani” e capire noi stessi in primis quanto accaduto, perché a tutt'oggi i firmatari della presente continuano ad ignorare buona parte degli eventi dell'epoca.
Tutto ciò è in contrasto con il mandato, con lo statuto della APS e con la riconosciuta e tradizionale trasparenza che ha caratterizzato i Direttivi precedenti che hanno sempre coinvolto ed informato la base associativa.
Negli ultimi mesi abbiamo ripetutamente provato a convincere tutto l'attuale Direttivo, di cui facciamo parte, ad indire una assemblea di questo tipo per spiegare esattamente quanto accaduto nel recente passato per poi eventualmente ripartire con nuove idee e nuovi progetti. La ritenevamo, e la riteniamo tuttora, qualcosa di dovuto nei confronti di tutti gli associati, ma evidentemente questa nostra visione non collima affatto con quella dell'attuale maggioranza.
Al di là di apparenti disponibilità, nella sostanza abbiamo ben compreso, dopo ben 5 mesi di insistenze, che in realtà non v'è alcuna disponibilità a procedere in tal senso e quindi non possiamo far altro che prenderne atto ed adottare conseguenziali decisioni.
Avendo ben compreso infatti che non vi sono i presupposti per tornare al dialogo con gli associati, con autentico rammarico abbiamo deciso di rassegnare le nostre dimissioni irrevocabili, lasciando alla maggioranza dell'attuale Direttivo la possibilità di gestire come meglio ritiene le sorti della Aps Taras 706 a.C..
A livello personale, riteniamo definitivamente conclusa questa straordinaria esperienza.
Il nostro pensiero ultimo va in primis alla Coppa della promozione del Taranto in serie B del 1953: oramai è inutile tenerla chiusa in qualche armadio, consigliamo di cederla all'associazione “Museo del Taranto calcio” che saprà farne certamente buon uso; poi in merito ai fondi raccolti per la eventuale ricapitalizzazione del Taranto FC 1927, ci augureremmo che possano essere investiti quanto prima in qualche buona finalità sociale utile alla nostra città.
Ringraziamo di cuore tutti gli associati che ci hanno sostenuto e con profonda tristezza chiediamo scusa per quanto accaduto fino ad oggi anche se non direttamente responsabili.
Nella speranza di tornare quanto prima nelle categorie che competono questa straordinaria tifoseria, salutiamo tutti voi “cu u core skattate”. Forza Taranto!