
Mirko Sarli: 'Dopo questo periodo servirà maggiore attenzione per le scuole calcio'
Il tecnico del Real Sava a TST: 'Bisogna curare le fondamenta del calcio per non perdere talenti'
DI ALESSIO PETRALLA
Sono tante le domende che gli appassionati e gli addetti ai lavori, all'interno del mondo del calcio, soprattutto giovanile, si iniziano a fare. Dopo la fine di questa epidemia si dovrà ripartire: ma in che modo? E' l'ex tecnico del Sava, attualmente al Real Sava, Mirko Sarli che, a Tutto Sport Taranto, prova a trovare alcune valide soluzioni: "Con quest'epidemia il calcio giovanile sta perdendo circa un anno per far crescere i ragazzi che migliorano gradatamente di mese in mese. Si dovranno rivedere le date degli under: questi per la prossima stagione dovrebbero avere la stessa età di quest'anno senza avanzarli di un anno. Il cerchio potrebbe stringersi anche in chiave addetti ai lavori e alcuni ragazzi potrebbero perdere gli stimoli perchè non ancora pronti . Leggevo che si potrebbe ripartire con allenamenti di tecnica e tattica individuale: così potremmo concentrarci su aspetti non curati al meglio negli scorsi mesi ma allo stesso tempo chi gioca a calcio porta con se un obiettivo di squadra".
CAMPIONATI REGIONALI: "Dal lato economico già qualcuno sta avendo problemi. Temo che scenderanno anche le cifre dei rimborsi spesa così come il numero delle iscrizioni. Poi, ci saranno altre compagini che non arriveranno a fine stagione. Purtroppo, almeno per il momento, vedo la situazione in modo negativo salvo che la FIGC non aiuti il movimento. Ci tengo a ricordare, anche, che il calcio dilettantistico ha un ruolo importante anche nel sociale visto che leva tanti ragazzi dalla strada".
LA RIPRESA: "Bisognerà ripartire con molta cautela anticipando il lavoro. Si lavorerà con ragazzi fisicamente, ma anche mentalmente, scarichi. Questa clausura sta diventando pesante per tutti. Saremo pronti a mettere in atto ogni tipo di prevenzione con la consapevolezza che il calcio è uno sport di squadra e che sarà difficile convivere con questo virus...".
LA SOLUZIONE: "Partiamo dal presupposto che anche nelle categorie inferiori ci sono molti interessi economici con presidenti che hanno speso tanto. A questo punto farei salire le prime due con le altre, dalla terza in giù, che potranno sperare nel ripscaggio. Ci sarebbero comunque problemi perchè neanche questa potrebbe essere la situazione più giusta. Fortunatamente non sta a me decidere".
SCUOLE CALCIO E AIUTI: "Bisogna dare maggiore attenzione alle scuole calcio, anche a livello economico. Queste non sono a scopo di lucro ma ogni entrata viene utlizzata per campionati, divise e rimborsi. Voglio ricordare che compagini come i Diavoli Rossi hanno lanciato tanti ragazzi tra cui Ventimiglia che si proietta verso l'Udinese, Motolese che ha iniziato nella scuola calcio Monopoli di Lizzano passando dalla Cryos, al Bologna e alla nazionale e Luigi Sarli partito dal Nuova Taras. Più si curano le fondamenta maggiore è la possibilità che questi talenti non passino inosservati".
Si ringraziano:
Commenti