
Raja Om vola, De Filippis è scatenato
IPPODROMO PAOLO VI Resoconto di lunedì 22 giugno 2015
Lunedì all’ippodromo Paolo VI abbiamo assistito a due veri show sul tracciato tarantino. Il primo nel clou con Raja Om, che ritornava al successo da 1.13.7 nelle mani di Cosimo Fiore, la quale dopo uno scambio con Puma Di Girifalco comandava ad altissima andatura (1.11.7 il km) e trovava ancora la forza per tenersi fuori dalla portata degli avversari. Alle sue spalle Renoir Om, compagno di scuderia della vincitrice, rimontava Puma Di Girifalco e gli soffiava la seconda moneta.
Il secondo show era targato Giuseppe De Filippis, autore di un significativo poker di vittorie. Apriva le danze con Tequila Muttley, in un comodo percorso da leader a media di 1.18.8 nei confronti di Tissy Grif e Timon Photo Sm; immediato bis con Tringa Jet (1.18.9), che si salvava da Tip Top Roc e Titanic Blessed, rinvenute nel tratto finale, ma soprattutto si salvava da Touborg Doc, falloso ai 200 finali quando dava l’impressione di poter passare. Alla terza corsa del convegno arrivava il “triplete”, con il bel successo ottenuto in sulky a Saftig Dvm, a media di 1.15.5, che prevaleva nei pressi del traguardo su Shakyra Group; mentre la quaterna con Thor Va, che da cavallo declassato controllava agevolmente la situazione rifinendo il tutto in 1.18.0, precedendo Teen Ager One e Tony Degli Ulivi.
La quarta corsa era abbinata alla “II Tris” nella quale Sharon Stone Fiore, con Angelo Zizzi, trovava il primo sigillo della carriera, affermandosi con il tempo di 1.18.9 (2020 metri) su un’ottima Susanna Op, autrice di oneroso percorso esterno, e Shergar Dvm, finito bene al centro della pista.
La prova gentlemen veniva dominata da Turaco Jet ed Elena Villani, da 1.17.4 sui due giri di pista: dopo partenza cauta, Turaco Jet, puntava in avanti e sfilava dopo 500 metri mettendo una grande ipoteca sul successo. In chiusura di programma coast to caost di Schumann Bigi (1.17.6 sui 2020), con Francesco Tortorella, che dopo primo giro in 1.16 metteva tutti in fila e, malgrado una seconda tornata lenta non si lasciava avvicinare da Soryano e Sessoforte Grif.
Omar Tufano
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