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"Rossoblù: il nostro impegno oltre il 90°"

Presentato oggi presso l'istituto Leonardo Sciascia il terzo appuntamento del progetto scuola 2017 ideato dal Taranto F.C. 1927

07.03.2017 17:44


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a cura di Rossella Drivio

Questa mattina, all’istituito comprensivo statale Leonardo Sciascia, è stato presentato il progetto scuola 2017 ideato dal Taranto F.C 1927 e intitolato “Rossoblù: il nostro impegno oltre il 90°”. Si tratta del terzo dei cinque incontri che coinvolgono 5 diverse scuole : Aristosseno, Bettolo, Masterform, Righi e Sciascia.      

Presenti alla conferenza stampa  il Professor Vito Albanese, osservatore della  C.A.N. (Commissione Arbitri Nazionale) e componente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Taranto, i calciatori del Taranto Alessio Viola e Fabrizio lo SIcco e la giovane promessa  arbitrale Alessio De Vincentis.                                                                                                                                                                             Le tematiche affrontate durante i vari incontri riguardano il rapporto sport-sociale e l’obbiettivo è quello di insegnare alle nuove generazioni i valori etici della legalità, il rispetto delle regole, dei ruoli e il rispetto verso se stessi e gli altri.                                                                                                 In particolare l’incontro di oggi verteva sulla figura dell’arbitro, il Professor Vito Albanese ha spiegato in maniera approfondita gli aspetti e le caratteristiche che circondano questo importante protagonista delle gare di calcio.                                                                                                                                                   "Diventare arbitri non è una cosa che avviene in modo semplice"  spiega il Dottor Albanese "richiede come tute le cose della vita uno studio approfondito, una preparazione ottenuta mediante un percorso specifico".           

"L’AIA - continua Albanese - è l’associazione che si occupa del reclutamento di tutti gli arbitri d’Italia ed è una esperienza che si può intraprendere già all’età di 15 anni, la giovane promessa Alessio De Vincentis è la prova che si può fare carriera in questo ambito".

Il giovane arbitro spiega che "mentre i giocatori passano dall’eccellenza alla serie D per quanto riguarda invece la professione arbitrale si arriva ad un gradino diverso che è il C.A.I.  che permette di arbitrare in tutta Italia le partite di eccellenza e promozione, un percorso dice che lo ha aiutato a crescere molto sia sotto l’aspetto sportivo che umano e professionale".

"Essere arbitro è un lavoro difficile - continua il prof. Albanese, il suo ruolo non è solo quello di dirigere la partita ma anche e soprattutto quello di assicurare il rispetto delle regole che sono esattamente 17 rivela il professor Albanese alle quali si aggiunge una 18 che riguarda il buon senso, un buon arbitro è colui che sa ben analizzare quanto accade sul terreno di gioco in maniera del tutto imparziale".

La descrizione delle peculiarità di questa importantissima figura è stata seguita dalla vivace partecipazione degli studenti con i due giocatori rossoblu presenti alla conferenza ai quali hanno rivolto le loro domande : molto curiosi su come ci si sente a segnare un gol sotto la curva, a questa domanda Viola risponde che fare gol sotto la curva dei tifosi è un sogno ed esorta i piccoli ad averne uno perché rincorrere i propri sogni è una delle cose più importanti della vita.

"Non esistono tecniche per vincere le partite - rivela poi Lo Sicco - ma ciò che conta davvero è il lavoro durante la settimana, bisogna insegnare alle nuove generazioni che per raggiungere i propri obbiettivi è fondamentale l’impegno, lo sforzo e la passione che uno ci mette".

L’obbiettivo principale di questo progetto è avvicinare i ragazzi allo sport e insegnare loro il rispetto dell’altro e la condivisione dei valori sociali.

A concludere la conferenza l’importante intervento della Dirigente dell’istituto Leonardo Sciascia che dopo i ringraziamenti si rivolge agli studenti ricordando loro l’importanza di fare proprio il senso della legalità, un valore che ci deve appartenere sempre anche nella vita di tutti i giorni.

I piccoli hanno poi voluto omaggiare i due giocatori rossoblu sventolando sciarpe e cantando i cori da stadio oltre alle infinite richieste di autografi ai quali i due si sono simpaticamente prestati per concludere poi con un megaselfie di gruppo.

 

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