BISCEGLIE, IL TECNICO ALLENAVA IN REPUBBLICA CECA
Rappresenta il primo (e, ad oggi, l' ultimo) allenatore italiano ad aver amministrato una panca in Repubblica Ceca, effettuando il percorso inverso a quello di Zdenek Zeman. Trattasi di Giancarlo Favarin, sino allo scorso giugno traghettatore del Viktoria Žižkov, compagine militante nella seconda serie del campionato slavo. Prima ancora, una sfortunata - quanto breve - avventura in D nel Matera del vulcanico Columella.
Giunto in terra barese nel mese di ottobre, avvicendando Bitetto, il 'trainer' di origine veneta è riuscito a risollevare dalle sabbie mobili della graduatoria una squadra additata all'inizio di stagione tra le favorite del torneo. A fare il resto, l'ottima politica di mercato condotta dalla dirigenza nerostellata, che ha attuato un deciso 'repulisti' all'interno dell'organico, inserendo altresì validi elementi di categoria.
E' d'obbligo, pertanto, stilare l'inventario del materiale messo a disposizione di Favarin. Tra i pali, ecco Loiodice, classe '94 e fresco di convocazione nella Rappresentativa 'D', che esordirà a breve nella carnascialesca competizione calcistica di Viareggio. Sulla linea difensiva, gli esperti Allegrini (due campionati in B con la maglia del Bari) e Maglione (classe '83 e diverse stagioni spese in Lega Pro tra Como e Chieti). Ancora, il lungodegente Gambuzza (ex Martina e Sorrento) e D'Arienzo, da poco scippato al Manfredonia. Zona mediana che può vantare giovani di grandi prospettive, come il diciottenne marocchino Khalil e Palazzo, scuola Bari. Senza dimenticare, però, il navigato Lorusso, vero macinatore di gioco e lusso per la categoria. Nomi di classe in avanti; a cominciare da Ceccarelli (30enne, nel catalogo intitolato 'de viris illustribus' della Serie D: 28 gare e 6 reti in Prima Divisione, più 79 gettoni di presenza e 47 centri in Seconda). Ancora, Zotti (punta ficcante dell' '80, già di Potenza, Barletta e Noicattaro) e Lattanzio (allattato nella Fiorentina e gettato ben presto nella mischia di tornei professionistici, come accaduto con indosso la 'camiseta' della Vigor Lamezia, in quarta serie).
Ultimo precedente allo 'Iacovone', il 27 gennaio 2013 (ironia della sorte, a quasi un anno esatto di distanza), con gli ionici trionfanti per una rete a zero (con sigla apposta da Mignogna).
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