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PROSPERI “ADDIO”: “INACCETTABILE PARTIRE PER IL RITIRO SENZA IL CAPITANO”

02.08.2014 11:27


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Un arrivederci, non un addio: Fabio Prosperi, nel corso di una conferenza stampa nella mattinata di sabato in un locale del capoluogo ionico, parla da ex capitano del Taranto:“E' un giorno che speravo non arrivasse mai. Per me è una conferenza stampa amara. Sinceramente mi spiace quello che uscito sui siti e i giornali. E' un momento però che va accettato. Sono convinto che per me è un arrivederci, ci tornerò a Taranto anche se non so sotto quale veste. Nell'ultimo colloquio con Francesco Montervino (direttore sportivo in pectore del Taranto ndr) mi è stato detto che non rientro nei piani. In un periodo di rinnovamento non costituisco una priorità”. Sullo sfondo della “vicenda Prosperi” restano delle pendenze economiche da saldare: “Ho avuto in precedenza degli incontri per parlare con la società delle questioni economiche pregresse. A tale riguardo sono convinto che la famiglia Campitiello e lo stesso Montervino manterrano le promesse per saldare i tre stipendi pregressi entro il 10 agosto. L'ultimo contatto con i dirigenti? Mi hanno chiamato quando la squadra aveva minacciato di fare vertenza, in quella circostanza mi ha contattato Nardoni. Sottolineo che ho effettuato una proposta economica che avrei anche rivisto al ribasso. Ma scrivetelo chiaramente: non è un problema di soldi, semplicemente non costituisco una priorità a livello tecnico”. Parpabile comunque l'amarezza dell'ex capitano che ricorda i trascorsi in rossoblu: “Ho disputato oltre duecento partite con il Taranto, forse 220...anzi ho perso il conto dopo le duecento. Sentirsi dire il giorno prima della partenza per il ritiro della squadra che non rientro nei programmi, credo sia inaccettabile. Non è mia intenzione fare polemica ma sentirmi dire frasi come: “stiamo valutando la posizione” dopo 20 giorni di attesa non posso comprenderlo. Sicuramente avrei giocato quasi per due lire, visto che l'ho già fatto in passato. Non voglio riconoscenze che nel calcio non esistono, penso comunque di avere dato tantissimo ma di contro ho anche ricevuto tanto. Ho avuto a cuore questa maglia come poche cose. Per il resto la decisione è leggittima da parte di Montervino ma la squadra che parte senza il proprio capitano non riesco ad accettarlo. Ci tengo a sottolineare che non ho rifiutato nessuna proposta economica”. Si parla anche dei trascorsi del difensore pescarese in maglia rossoblu “Il rammarico? Sono due: la semifinale persa a Roma all'ultimo secondo e il campionato vinto con Dionigi. Ho fatto 30 partite nella squadra che ha subito meno gol di tutti. Non riesco a capacitarmi come in quella stagione con 70 punti conquistati sul campo, nessun imprenditore ci ha tirato fuori dalla melma. Ho rivisto tante volte quella penalizzazione di -7 in classifica sul Televideo, quella immagine proprio non riesco a dimenticarla. A ogni buon conto mi porto dentro il grande orgoglio di avere fatto parte di quella compagine. A Taranto tantissimi dicono che amano il Taranto ma non è così, certi dirigenti non la meritavano tutta questa passione perchè tante volte questa componente è mancata proprio a loro. Ho dato tutto per questa maglia e per i compagni di squadra. Montervino mi ha detto che ci è stato una campagna pro Prosperi all'interno dello spogliatorio. Di questo ne sono fiero così come lo sono per l'attaccamento a questi colori" E poi i ringraziamenti: “Ai ragazzi della Curva Nord che sono passati a salutarmi, loro mi hanno fatto sentire un re ma mi hanno anche massacrato. Da parte mia gli ho mandato un messaggio di ringraziamento”. Un chiarimento giunge sulla “difesa” dell'ultima gestione D'Addario, quando ormai la società era alla deriva. In merito Prosperi afferma: “Sono rimasto a Taranto perchè mi è sempre stato riconosciuto di possedere degli attributi importanti. A dicembre di quell'anno esposi il problemi dell'intera squadra mettendoci la faccia. Nella conferenza stampa in cui “difesi la società” dissi che una parte di noi era stata pagata così come in effetti era avvenuto. Poi però non abbiamo avuto più niente. Sottolineo che mi sono comportato in questo modo per salvaguardare il Taranto, per il bene della maglia e per lo spogliatoio”. C'è spazio per un pensiero rivolto ad alcuni componenti del Taranto: “Qualche persona è stata attaccata in maniera ignobile come il dott. Petrocelli che voglio ringraziare per tutti i momenti in cui mi è stato vicino, in particolare lo scorso anno per un problema di salute di cui ho sofferto. E poi un ringraziamento per Gnuro, Santino Simone e Scardino, tutte persone legate alla causa del Taranto”. Malgrado le divagazioni sul tema, la “lingua batte dove il dente duole” e di certo l'ex capitano non le manda a dire: “Essere attaccato da chi ha fatto 500 mila euro di debiti mi fa pensare. In ogni caso mi sarei aspettato da parte del vecchio presidente e del nuovo almeno una telefonata che di sicuro mi avrebbe fatto piacere. Comunque lo ribadisco per me è un congedo momentaneo”. L'esperto difensore svela chi sarà l'erede della sua fascia: “Sono contento che la mia fascia passerà a Francesco Mignogna, gli ho sentito fare discorsi simili ai miei. Sono convinto che i compagni lo aiuteranno. Il mio futuro? Giocherò ancora al calcio. Il mio futuro parte dalle 16:00 di oggi  in poi in concomitanza della partenza della stagione del Taranto. Al momento ho rimandato al mittente qualche proposta anche dalla Lega Pro”. La chiosa finale è un messaggio a tutta la tifoseria: “Ringrazio tutti i tifosi anche a chi non sono piaciuto, mi hanno fatto diventare un giocatore conosciuto e ho provato tante emozioni. Mi auguro di ritrovarli al più presto”.


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