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VOLUME: "LA FORZA DEL 'MIO' TARANTO? TIFOSI ECCEZIONALI, UN GRANDE ALLENATORE ED UN GRUPPO DI UOMINI CHE NON MOLLA MAI"

23.04.2014 20:07


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Il dirigente accompagnatore del Taranto F.c. fa un bilancio della stagione alla vigilia della decisiva gara di Marcianise: "Onorato di rappresentare i colori della mia città. Papagni? Serio, saggio ed equilibrato. In squadra solo uomini seri e grandi professionisti. Il pubblico? Adrenalina pura"


Luigi, tre giorni ad una delle sfide più delicate del campionato. Come sta la squadra in vista della trasferta di Marcianise?

Vivendo tutti i giorni questi ragazzi mi stupisce sempre di più l’intensità degli allenamenti che svolgono e la loro professionalità, oltre all’abnegazione che ci mettono nel lavoro che svolgono. E’ un gruppo di uomini seri e di grandi professionisti: mi fido di loro, sono sicuro che daranno tutto nella gara di domenica.

Quanto mancherà al Taranto il tifo dei suoi supporters in terra campana?

Mancherà il dodicesimo uomo in campo, mancherà la spinta che quando la stanchezza inizia a farti sentire da buon integratore te l'annulla: tutti parlano dei nostri tifosi e tutti temono il loro calore, sono qualcosa di favoloso ed unico. Ci mancheranno tanto...

Dopo un inizio balbettante, la compagine rossoblu è in vetta, con il Matera, a 180 minuti dalla fine del torneo. Ti aspettavi un epilogo così emozionante?

Dico la verità: dopo la sconfitta con il Brindisi alle persone che mi stanno più vicine prospettai un cammino di campionato non tanto diverso da quello di adesso. Ripeto, quando vivi questi ragazzi dalla mattina alla sera sai quello che possono darti e non è una sconfitta a scoraggiarti o a farti cambiare pensiero: abbiamo lavorato tanto a testa bassa tante volte, anche beccati troppo ingenerosamente, ma è proprio questa la vera forza, la forza di un gruppo che non molla niente e ci proverà fino alla fine..

Papagni è sicuramente l'uomo della svolta della stagione rossoblu: tre aggettivi per
descrivere il tecnico jonico.

Serio, saggio ed equilibrato.  Serio perché indubbiamente il mister è una persona dalla personalità forte e da una grande serietà che lo contraddistingue come uomo e come allenatore; saggio perché anche nei momenti peggiori è riuscito a tirare l’anima ed il cuore da questa squadra;  equilibrato in quanto in un momento di facili entusiasmi ha sempre mantenuto la calma ed ha cercato sempre di lavorare con il massimo dell’umiltà e della professionalità...

Primo anno da dirigente accompagnatore del Taranto, squadra per cui fai il tifo sin da quando eri bambino: il tuo personalissimo bilancio di questa stagione.

Devo ringraziare il mio direttore (Domenico Pellegrini, ndr) che mi ha dato questa enorme possibilità, credendo in me: èdiventato un vero punto di riferimento per la mia vita anche al di fuori dal campo e gli sono grato di tutto. Lavorare per la squadra della propria città è un emozione che pochi possono avere l’onore di conoscere, un grazie ai presidenti Fabrizio Nardoni, Mario Petrelli ed al consigliere Armando Casciaro che mi hanno dimostrato la loro fiducia. Penso che, tutto sommato, questa prima esperienza sia andata bene anche se indubbiamente c'è ancora tanto da crescere e migliorarmi. Poi, concedetemelo: chapeux a tutti i tifosi del Taranto, ti trasmettono qualcosa dentro che fa venire i brividi alla pelle, quando nelle partite casalinghe seguo la partita sotto la curva ti sembra di volare, l’adrenalina sale a mille, la voglia di vincere ti assale. Non so se continuerà questa esperienza, me lo auguro, ma queste emozioni non le dimenticherò mai,  è con onore e vanto che indosso sul mio petto lo scudetto del Taranto Fc 1927.

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