
AZ Picerno: a trainare il centrocampo, l'instancabile Li Muli
Il piccolo comune del potentino diede i natali ai nonni di Manuel Pellegrini
di Aldo Simonetti
Vi nacquero i nonni di Manuel Pellegrini, ex calciatore cileno e tecnico del Manchester City. Picerno, poco più di seimila anima raccolte nel cuore della Lucania, continua a sognare, quantunque oramai da quattro mesi. La storica promozione in Serie D ha difatti galvanizzato la piccola comunità potentina, dalla quale il calcio pareva, sino a qualche tempo fa, distante anni luce.
Merito del presidente Venetucci nonchè di Maurizio De Pascale, giovane trainer del '78, vero artefice della splendida cavalcata dei rossoblu verso la quarta divisione nazionale e, a giusta ragione, confermato per l'annata in corso. Allestita con l'intento di tenersi lontana dalle acque torbide della classifica, l' "armada" picernese consta di una piccola schiera di eroi messisi in luce nella passata stagione, in aggiunta a diversi elementi di provata esperienza e under di sicuro interesse, aggregatisi nella stagione estiva.
Tra i pali, il promettente Lamarra, messosi in luce nelle giovanili del Napoli, affiancato dall'ex Potenza, Romaniello. A scrivere le epiche pagine della storia calcistica del club, i difensori Cavaliere (uno dei numerosi riconfermati), Reale (stessa sorte) e Guerriero (classe '95, lo scorso anno dimezzatosi tra Santhià ed Orlandina), coadiuvati dai vari Itri (29 anni, di provenienza Montalto e con tanta Serie D nel suo curriculum) nonchè dall'esperto Benci (86 gare in Seconda Divisione, tra Milazzo, Melfi e Sorrento più alcune panchine in A con indosso la distinta del Catania). In mezzo al campo, la classe di Giraldi (prelevato dall'Andria e dall' invidiabile bagaglio di esperienza, maturato a Nocera Inferiore e L'Aquila, in C2, e a Verona, tra B e C1), il talento di Li Muli (19enne, cresciuto nel Palermo), la competenza di Tarascio (64 gettoni di presenza in Lega Pro tra le fila dell'Arzanese) e gli assist di Bacio Terracino (una breve parentesi in C, a Potenza). Pronti a sguainare le spade e ad offendere in attacco, il 25enne Casimirri (una carriera spesa prevalentemente tra i campi della D oltre ad una fugace avventura nella massima serie lettone, intento a difendere i colori dello Jurmala), il prolifico Esposito (già di Real Hyria, Casertana e Avellino ed autore di due marcature), Di Nella (classe '90, reduce da una discreta stagione in seno al Francavilla in Sinni) e l'ex di turno, Savasta (allevato nel Vicenza e, di seguito, dirottato nel settore giovanile del Taranto di D'Addario nel 2011).
Palcoscenico dell'inedito scontro, il piccolo impianto del Curcio, capace di contenere poco più di 1.200 spettatori.
Commenti