Taranto, il dopo Di Bari. Il diesse Gentile: “Nessun contatto ma mi piacerebbe costruire un gruppo solido”
Il giovane dirigente si è liberato nei giorni scorsi dall'Heraclea

A cura di Enrico Losito
Dopo l’esonero del direttore Riccardo Di Bari nel post gara di Bisceglie-Taranto, si è scatenato il toto Diesse. Due gli indiziati Danilo Pagni con il quale ci sarebbero stati dei contatti con il presidente Vito Ladisa nelle scorse settimane e Luigi Gentile, ex diesse del Foggia e recentemente team manager dell’Heraclea, club dal quale si è liberato nei giorni scorsi. Abbiamo contattato il giovane dirigente nel corso della trasmissione A TEMPO SCADUTO su Blunote.it. Queste le sue dichiarazioni in merito alla sua potenziale investitura da diesse rossoblu: “Al momento non ho avuto nessun contatto con la società. Mi verrebbe da dire, nel caso fosse vero , le mie prime impressioni sarebbero di grande entusiasmo e responsabilità. Il Taranto è una piazza importante, con una storia e una tifoseria che trasmettono passione vera. Entrare in un ambiente così significherebbe portare professionalità, idee chiare e rispetto per la maglia. Il mio obiettivo sarebbe costruire un gruppo solido, con valori umani prima ancora che tecnici e lavorare giorno dopo giorno per riportare entusiasmo e continuità di risultati. Qui non si lavora solo per una squadra, ma per una città intera.Il Taranto rappresenta una piazza di grande tradizione calcistica, con una tifoseria passionale che vive il calcio in maniera autentica. Entrare a far parte di un contesto così importante significherebbe affrontare il lavoro con serietà, competenza e rispetto per la storia del club. L’obiettivo sarebbe quello di creare un progetto solido, basato su valori umani, organizzazione e mentalità vincente, per dare continuità ai risultati e alimentare l’entusiasmo della città. Il Taranto merita ambizione, equilibrio e un percorso che guardi al futuro con fiducia. Ho visto il Taranto quest’anno in più di una circostanza, bisogna fare interventi in ogni reparto e ci sono alcuni calciatori che ho visto schierati fuori ruolo. La squadra non ha gioco e non ha un’anima. Magari si concretizza il mio ingaggio e mi metterei subito al lavoro”.















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