Taranto F.c. News

BONGIOVANNI E ZELATORE CEDONO LE LORO QUOTE

08.07.2014 18:34


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Il comunicato a firma Zelatore - Bongiovanni: "Abbiamo ritenuto di compiere l'ennesimo ed ultimo atto di presenza nella predetta Società rilasciando procura a cedere. Tale scelta non sarebbe giammai stata operata dagli scriventi, a nessun titolo, se non si fosse determinato, nelle ultime settimane, un clima intimidatorio di "caccia alle streghe"; attraverso una gogna mediatica ben orchestrata e diretta, anche nella tempistica"


"Comunichiamo che nella giornata del 09.07.2014, presso il Notaio Monti di Taranto conferiremo procura alla Fondazione Taras 706 a.c. a cedere a Campitiello Domenico e Francesco le quote di nostra proprietà della S.S.D. Taranto FC. 1927 srl, rinunciando contestualmente al diritto di prelazione. A tale decisione siamo pervenuti dopo aver più volte comunicato – attraverso i "mediatori "dell'operazione: Montervino per i Campitiello e Sostegno per la Fondazione Taras – di voler definire la cessione delle nostre quote direttamente con uno dei Campitiello allorchè questi fosse venuto nella nostra Città. Tanto, dopo aver già acquisito la parte restante della società sino alla concorrenza di quanto da loro richiesto, in maniera non modificabile da alcuno, del 98% delle quote. La richiesta di incontro con i probabili acquirenti nasceva dalla opportunità di conoscere nel dettaglio i progetti sportivi (ancora ignoti) riguardanti la Società da noi avviata, insieme ad altri – con considerevole impegno economico e professionale – nell'agosto 2012 nonché dal voler concordare tempi e modalità per la cessione delle nostre quote sociali nel rispetto della normativa vigente, anche e sopratutto in ordine alla fiscalità. Dopo le iniziali rassicurazioni dei due"mediatori" sopra indicati, nella giornata di lunedì 07.07.2014 alle ore 20.00 circa, abbiamo ricevuto una telefonata di Sostegno che ci preannunciava la volontà di Campitiello di non venire a Taranto per definire gli aspetti collegati alla nostra richiesta, bensì che avremmo dovuto noi recarci a Pagani nella giornata del 10 luglio 2014. Qualora ciò non fosse avvenuto la "colpa" della mancata chiusura della trattativa sarebbe potuta "ricadere" sui sottoscritti. Contestualmente, sui siti di interesse dei tifosi, partiva la ormai consueta campagna tesa a collegare le responsabilità dell'attuale situazione a coloro che non avevano ancora ceduto alla Fondazione e/o a Nardoni la procura a vendere. Alla luce di ciò, al fine di sgomberare il campo da ogni equivoco, nella consapevolezza che la problematica della gestione della Società è stata nelle ultime settimane veicolata verso la facile e strumentale deriva del "...chi cede gratis e chi no" omettendo, gravemente, di valutare ed approfondire perché il C.d.A. della SSD Taranto FC 1927 avesse, in maniera così evidente, gestito inadeguatamente le risorse della predetta Società, ipotecandone pesantemente e negativamente il futuro, tanto da far richiedere in maniera formale anche agli stessi Campitiello – attraverso una nota inviata il 07.07.2014 dal loro legale Carla Cascone "....che la vostra società dovrà rendere in sede di perfezionamento dell'acquisto delle quote di cui sopra, le quietanze liberatorie di tutti i creditori a qualsiasi titolo della Società.....". Pertanto, abbiamo ritenuto di compiere l'ennesimo ed ultimo atto di presenza nella predetta Società rilasciando procura a cedere. Tale scelta non sarebbe giammai stata operata dagli scriventi, a nessun titolo, se non si fosse determinato, nelle ultime settimane, un clima intimidatorio di "caccia alle streghe"; attraverso una gogna mediatica ben orchestrata e diretta, anche nella tempistica. Il tutto, come al solito, negli ultimi giorni utili per l'iscrizione al Campionato di serie D e l'ormai improbabile richiesta di ripescaggio in Lega Pro Unica. Ai Campitiello, infine, ed ai loro futuri probabili collaboratori un consiglio: non si "entra" nel tessuto sociale di una città come Taranto attraverso la condivisione di obiettivi e strategie esclusivamente con una parte di essa ed ossia con alcune frange della tifoseria. Bensì si rispetta, in primis, la dignità della Città, di tutte le persone, della sua storia e della sua cultura. Tanto, attraverso un confronto ed un dialogo chiaro, trasparente e reciprocamente rispettoso".

Taranto, 08.07.2014

Elisabetta Zelatore Antonio Bongiovanni

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