UN RISULTATO BUGIARDO
Un risultato oltremodo penalizzante quello con cui il forte Venezia di Dal Canto ha superato un Taranto con pochissimi giorni di allenamento alle spalle. Il 5 a 1 finale non rispecchia l'andamento reale di una gara che nei primi 45 minuti ha visto la squadra di mister Favo impegnare seriamente la compagine lagunare, forte di elementi di gran spessore tra cui Franchini, Bellazzini, Espinal, Carcuro, Legati ed Esposito per citarne alcuni; tutta gente di prima scelta per una categoria importante come la lega pro unica.
Lo stesso primo tempo chiusosi con un rocambolesco 3-1 puniva i rossoblù per alcuni grossolani errori della difesa, reparto che, ovviamente, è quello che necessita sempre, in ogni squadra, di meccanismi ben oleati e che invece non ha avuto il tempo materiale per potersi registrare ed opporre una maggiore resistenza agli avversari. Eppure anche in questo settore individualmente è stato possibile intuire le ottime qualità di giocatori come Pambianchi e Colantoni. Lo stesso D'andria sembra un elemento capace di far ripartire l'azione dalla retroguardia mentre il colosso Monaco è apparso quello più in difficolta', costantemente in affanno sulla sua corsia destra.
Le note positive vengono sicuramente dall'attacco dove soprattutto Mignogna e Genchi hanno fatto vedere un'ottima intesa. La rete del momentaneo pareggio è stato un gioiellino costruito dal capitano che salta due avversari come birilli, entra in area e tira una gran botta sul secondo palo. Miracolo del portiere veneziano, ma Genchi da gran rapace dell'area di rigore si coordina perfettamente ribadendo in rete col suo sinistro.
Nel primo tempo nonostante 20 minuti abbastanza equilibrati il Venezia passa in vantaggio grazie ad un'azione di Franchini che cambia gioco verso Bellazzini; quest'ultimo mette in mezzo pescando Carcuro che in anticipo su Marino batte l'incolpevole Maraglino.
Dal 20' in poi un bel Taranto porta pressing e mette gli avversari in difficolta'. Bisogna guardare proprio gli ultimi 25 minuti del primo tempo per capire che Taranto potrebbe essere in futuro. Il centrocampo con i due mediani Marino e Conti alzano il baricentro della squadra, a sinistra Colantoni e Gabrielloni spingono, mentre a destra la qualita' di Ciarcia' e Mignogna si fa sentire. Ottime le sponde di Genchi. Sono belle da vedersi le folate dei rossoblù, penalizzati dopo aver raggiunto il pareggio da una mancata chiusura di Monaco su Franchini che tutto solo mette in rete un pallone delizioso del solito Bellazzini. Una punizione di Ciarcia' fa gridare al gol, ma il pallone esce di un niente ed il Venezia a tempo scaduto approfitta di un errore del centrocampo per mandare in rete Bellazzini che approfitta del regalo e supera in dribbling Maraglino per il 3 a 1.
La condizione è assolutamente insufficiente, nel secondo tempo il Taranto scompare di scena ed il Venezia approfitta di un rigore e di una palla persa malamente da Ciarcia' davanti alla difesa per siglare il definitivo 5a1.
Taranto difficile da giudicare anche perchè oltre al discorso preparazione c'è da tener conto anche del fatto che nella coppa Italia Tim non c'è l'obbligo degli juniores, quindi per ovvie ragioni quando questi dovranno essere schierati in campionato la formazione vista oggi subirà cambiamenti radicali.
Soprattutto per questo motivo mister Favo è in attesa che Montervino porti a Taranto gli under necessari affinche' si possa affrontare la preparazione in quel di Serino con i ragazzi da inserire nella formazione base.
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