Fuori dal Campo

Puglia in zona rossa almeno fino al 20 aprile: dilaga la variante inglese

06.04.2021 14:53


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Fino al 20 aprile la Puglia resta rossa, come altre otto regioni italiane, con la cosiddetta variante inglese del Covid ormai presente quasi nel 93 per cento dei casi e la provincia di Taranto che registra un tasso di incidenza dei contagi, 420 nuovi positivi ogni 100mila residenti in sette giorni, che la pone come la seconda zona più colpita d'Italia. Mentre i posti letto continuano a riempirsi e, proprio ieri, una paziente che aveva bisogno di un trattamento in Ecmo, ovvero la macchina per la respirazione extracorporea, è stata trasferita da Brindisi a Palermo perché le postazioni con quei macchinari in Puglia sono sature.

I dati del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità e i bollettini regionali non lasciano spazi a dubbi o interpretazione: in Puglia il virus corre ancora, con una percentuale di positività che resta sopra il 17 per cento, 20 decessi in un giorno, dieci nuovi ricoveri nei reparti Covid degli ospedali della regione ( 2.158 in tutto, di cui 252 in terapia intensiva) e più di 51mila pugliesi attualmente contagiati.

Nel Tarantino negli ultimi sette giorni si è passati da 28mila 819 positivi a 31mila 186, quasi 3mila in più. Se si considera l'incidenza dei contagi, tenuto conto che la soglia critica è di 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti, anche l'area metropolitana di Bari tocca cifre preoccupanti: 372 contagi ogni 100mila residenti. "Calcolando con i dati del flusso aggregato della Protezione civile il tasso di incidenza settimanale al primo aprile - spiegano dalla Regione in una relazione tecnica - si evidenzia che i dati risultano per tutte le province in ulteriore crescita, nonostante alla regione siano state assegnate le misure di restrizione proprie della zona rossa a partire dallo scorso 15 marzo". Nel report si analizzano i dati relativi alla evoluzione della epidemia risalenti alle quattro settimane di marzo dal primo al 28. Complessivamente nel mese sono risultati positivi 41mila 703 pugliesi ( con un aumento del 35 per cento nell'intero periodo), 11mila 727 soltanto nell'ultima settimana ( registrando quindi un +6 per cento).

A preoccupare è la diffusione della variante inglese, che stando alla relazione dell'Iss è presente nel 92,9 per cento dei campioni esaminati, la seconda più elevata fra tutte le regioni dopo la Valle d'Aosta. Un quadro che si riflette sulla situazione degli ospedali, con le terapie intensive Covid occupate al 42 per cento ( la soglia critica individuata dal governo è 30) e i reparti di malattie infettive, medicina generale e pneumologia, sempre per pazienti Covid, pieni al 51 per cento ( il limite è 40), proprio a causa del " carattere straordinariamente diffusivo dell'epidemia - si legge ancora nella relazione della Regione - e l'incremento dei casi sul territorio, che determina un impatto elevato sui servizi assistenziali, con particolare riferimento al tasso di occupazione dei posti letto, sia di area medica sia di terapia intensiva, che si pone al di sopra dei valori limite".

E così accade anche che una paziente, a causa della saturazione di posti letto dotati di particolari tecnologie per cure specifiche, debba essere trasferita d'urgenza fuori regione. È successo ieri a una 39enne di Brindisi ricoverata nell'ospedale Perrino per Covid e in condizioni cliniche critiche, che avendo bisogno di trattamento in Ecmo è stata trasferita all'Ismett di Palermo. In Puglia i posti Ecmo sono quattro e sono tutti esauriti. Ecmo è un acronimo inglese che sta per " ExtraCorporeal Membrane Oxygenation" ( ossigenazione extracorporea a membrana). Si tratta di una procedura di circolazione extracorporea alla quale si ricorre come supporto nei soggetti con insufficienza cardiaca o respiratoria. Grazie a tale procedura è possibile affidare temporaneamente le funzioni di cuore e polmoni a un macchinario esterno e intervenire con un trattamento medico sul paziente.

Ci si avvale di un macchinario simile a quello usato per la circolazione extracorporea. La 39enne, affetta da grave polmonite bilaterale, è stata trasportata dal reparto di terapia intensiva del Perrino di Brindisi in ambulanza all'aeroporto, dove c'era ad attenderla l'aereo C130 dell'Aeronautica militare per il trasferimento a Palermo, proprio per la necessità di sottoporsi a Ecmo. L'assistenza sanitaria durante il viaggio è stata curata da un rianimatore dell'ospedale di Brindisi. Il soccorso e trasporto sono stati coordinati dalla Cross, la Centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario del Servizio nazionale della Protezione civile, le cui attività sono a supporto delle strutture sanitarie regionali impegnate a fronteggiare l'emergenza provocata dal Covid- 19 e che fra le regioni attive con propri volontari e tecnici comprende anche la Puglia.

FONTE: repubblica

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