Atletico Acquaviva, il tecnico Solidoro: 'Mi aspetto un Taranto arrabbiato'
DI ALESSIO PETRALLA
In casa Atletico Acquaviva cè tanta voglia di fare bene anche in coppa con i baresi che giovedì alle 14:30 saranno chiamati a sfidare il Taranto, a Massafra, nella gara d’andata che il tecnico Andrea Solidoro presenta così a Tutto Sport Taranto: “Viviamo l’attesa come dieci giorni fa con rispetto, umiltà e senza pressioni. Giocheremo una gara importante soprattutto per la presenza del grande pubblico tarantino che ad Acquaviva non è potuto essere presente”.
LA SITUAZIONE: “Siamo in salute come d’altronde siamo sempre stati. Prima della vittoria con il Taranto ci è mancata un po’ di consapevolezza. Nonostante l’immeritato ko di domenica scorsa la situazione si è capovolta”.
FORMAZIONE: “Ho una rosa lunga con venticinque calciatori di movimento e tre portieri. Diversi atleti avranno l’opportunità di giocare questa gara: sono tutti pronti ma qualcuno riposerà. Molti potrebbero risentire delle troppe gare ravvicinate”.
IL TARANTO: “Mi aspetto un Taranto arrabbiato. Il campionato è veramente difficile e anche le big possono inciampare: certo perdere due gare ravvicinate fa male e tutto può sembrare nero ma quella ionica è una squadra veramente forte che ha solo bisogno di un risultato positivo che spero, però, possa arrivare domenica con il Canosa”.
LA GARA: “In ogni competizione tutti giocano per vincere e fare il meglio. Sicuramente rispetto alla gara di campionato i ritmi saranno diversi: però, come ad Acquaviva in cui ci sono stati cinque gol, lo spettacolo non mancherà”.
LA COPPA: “E’ una bella competizione che andando avanti offre entusiasmo. Più si va avanti più è bella: non è un peso ma uno stimolo di felicità”.
ANDATA E RITORNO: “Molti dei miei atleti non sono abituati a giocare gare d’andata e ritorno: vedremo come le gestiranno. I calciatori del Taranto, invece, sono più esperti. Affronteremo l’impegno step by step sperando, giovedì, di fare risultato. Poi capiremo quelle che dovranno essere le strategie per la gara di ritorno”.
















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