
I bollenti spiriti dei calciatori: quando le escort accendono il rettangolo verde e la polemica
Il mondo del calcio non brilla solo per le gesta sportive: talvolta a far scalpore sono gli scandali extracalcistici, capaci di incendiari i tabloid e mettere in crisi carriere e reputazioni. Ecco cinque casi in cui escort e gossip hanno fatto più rumore delle reti segnate.
Il caso Viva Lain
Una delle inchieste più eclatanti riguarda il bordello torinese "Viva Lain", soprannominato il "bordello della Crocetta". Era il 2002 quando la polizia fece irruzione in questo centro di massaggi erotici di lusso frequentato da politici, industriali e probabilmente anche giocatori di Serie A. Le indagini svelarono documenti con tariffe e agende fitte di nomi: tra i calciatori coinvolti, testimonianze citavano componenti della Juventus, Inter, Torino, Verona, Chievo e perfino il Venezia. Seppur molti australopsecati poi negando o minimizzando tutto, lo scandalo infiammò i giornali e le riviste di gossip.
Pellegrini e l’accusa di stalking da parte di una escort (2023–2024)
Senz'altro il testosterone e i soldi guadagnati a suon di dribbling, assist e cross, hanno spinto nel tempo diversi calciatori famosi a farsi tentare dalle affascinanti escort che con i profili su Erobella e su altri portali online dedicati alle accompagnatrici affollano il web offrendo servizi personalizzati e notti di passione senza impegno a lungo termine. Un caso celbre è quello di Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma e della Nazionale, è finito sotto i riflettori per una presunta denuncia di stalking da parte di una escort rumena. La notizia, rilanciata anche tramite Fabrizio Corona, ha suscitato enormi reazioni. Pellegrini ha prontamente smentito ogni addebito, definendoli “ovvie sciocchezze” e affidando la sua difesa ai legali.
Il caso televisivo “Le Iene” e le escort offerte ai vip (2024)
Non coinvolse un singolo calciatore, ma un giro inquietante: secondo un servizio de Le Iene, alcune ragazze venivano reclutate come escort, spacciate inizialmente per hostess, e messe “a disposizione di vip, imprenditori e calciatori” in feste milanesi. Un’inchiesta che scoperchiò una realtà torbida nel milieu dell’alta società.
Call-girl e arbitri rilassati (2015)
Non solo i calciatori venivano travolti dagli scandali: secondo un curioso racconto riportato nel 2015 si vociferava che una "call‑girl" fosse stata pagata per "rilassare" arbitri prima di alcune partite, gettando ombre inquietanti sulla regolarità sportiva.
Sorte francese: Benzema e la “baby escort” Zahia (2010)
Un caso internazionale noto anche in Italia coinvolse Karim Benzema (insieme a Franck Ribéry) che vennero indagato per aver avuto rapporti con una minorenne – la cosiddetta “baby escort” Zahia Dehar. Il caso con la giovane sexy star fu mediatico, controverso e infine si concluse con l’assoluzione di entrambe le stelle della nazionale francese per insufficienza di prove.
Quando l’infamia supera la celebrità
È un paradosso amaro: il pallone porta fama, denaro e ammirazione, ma è parimenti terreno fertile per scandali che mettono in imbarazzo tifosi, club e istituzioni. Il confine tra sport e gossip è sottile, e le escort diventano a volte protagoniste d’eccezione negli incubi mediatici.
Il caso Viva Lain ha smascherato una dimensione quasi cinematografica dell’eccesso. Pellegrini, invece, ha vissuto un attacco alle sue corde più intime, con accuse smentite, ma comunque dolorose, e battaglie legali sullo sfondo. Il servizio de Le Iene fa riflettere su un sistema che sfrutta donne fragili per avvicinare VIP e calciatori senza scrupoli. E la vicenda degli arbitri "rilassati" da una call-girl dà la misura di sistemi non solo personali, ma istituzionali. Infine, il duetto Benzema–Ribéry riporta tutto alla moralità collettiva, al rispetto delle regole, anche extragiudiziali.
L'effetto a catena sul calcio
Ogni scandalo lascia una scia: il giocatore è sotto pressione, i media scavano nella sua reputazione, i tifosi dubitano; i club cercano di proteggere l’immagine, gli sponsor si ritirano. E non sempre il ritorno alla normalità è indolore.Ma soprattutto, nella società dei social, il gossip si diffonde in tempo reale. Basta un tweet, un'istantanea compromettente, per trasformare la cronaca sportiva in scandalo pubblico. Il calcio—che dovrebbe essere celebrazione di talento e competizione—diventa spesso teatro di vizi e debolezze, amplificati dalla fama e dalla superficialità mediatica.
I “bollenti spiriti” dei calciatori non accendono soltanto il campo, ma anche i titoli scandalistici dei giornali. Che si tratti di bordelli VIP, denunce, call-girl o accuse minori e grandi, il risultato è lo stesso: l’immagine dello sport si macchia di ombre difficili da cancellare. Ed è il calcio, ancora una volta, a pagare il conto di quell’ingannevole fascino che nasce quando una carriera luminosa incontra l’incoscienza… o l’eccesso.
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