C'è chi dice no!

Oltre ad essere un fantastico album di Vasco Rossi del 1987 è anche la risposta della FIGC a Massimo Giove; finalmente con la revoca odierna della matricola l'FC Taranto1927 cessa di esistere. 

E con lui anche la Fondazione della quale vorrei spendere 2 parole più avanti. La drammatica estate tarantina sta iniziando ad intravedere una piccola luce in fondo al tunnel. L'obiettivo e la speranza era quella di liberarsi questo fardello che da troppo tempo ci stava facendo soffrire. I tempi sono stretti ma questo era un passo fondamentale. 

Riavvolgendo il nastro, dopo un annata che ci ha riempito di vergogna, in un torrido pomeriggio estivo Giove ha sorpreso tutti chiedendo l'iscrizione al campionato di eccellenza: cosa lo abbia spinto a compiere un affronto simile non lo sappiamo; voleva chiudere con un'ulteriore provocazione verso i tifosi? Forse si ma in caso contrario sarebbe anche più grave perché se davvero pensava con 4 milioni di debiti di poter bypassare tutto allora dobbiamo pensare che il presidente è sull'orlo di una crisi. Fortunatamente Gravina ha messo subito le cose in chiaro ed ha proposto al massimo la seconda categoria ma con il pagamento di una cifra importante come 600 mila euro. Questa mattina l'ultimo atto ed ora i colori rossoblu sono di nuovo liberi da Giove, dalla sofferenza che ci ha provocato e dall'appendice Zerbo che Fortunatamente andrà a mietere il suo "grano" altrove. 

Come detto due parole bisogna spenderle anche per la fondazione: è mancata chiarezza, è mancata trasparenza e tutta la città attribuisce le colpe quasi al pari del vecchio "Presidente" di tutta questa situazione. La questione Campbell ha segnato la pietra tombale e se ci auguriamo una non presenza della stessa nel nuovo sodalizio è abbastanza comprensibile. Sono stati commessi troppi errori imperdonabili. Tralasciando questa parentesi adesso il tempo incalza davvero; il campionato di eccellenza (mamma mia solo a pensarci...) e alle porte e pretendiamo di essere subito protagonisti e vincere il campionato. Ora è il momento di scoprire le carte e capire chi ha bluffato e chi sono i veri pretendenti allo scettro. Il bando verrà indetto subito ed il tempo scorre inesorabile. 

Chi vuole davvero il Taranto si faccia avanti con i fatti che di chiacchiere in questi ultimi anni ne siamo colmi. Ultima cosa ma non meno importante: ricordiamoci i volti di chi ci ha portato in questo baratro affinché non mettano più piede a Taranto.