
Ecco il Nardò, la squadra più in forma del campionato
a cura di Gabriele De Pandis
Il Nardò viene da una striscia positiva di cinque vittorie consecutive, filotto che ha permesso la prorompente rimonta fino al “-2” dalla Virtus Francavilla capolista, affetta da “pareggite”. Dopo la sconfitta di Isola del Liri datata 24 gennaio, il Nardò ha dapprima regolato in casa il Torrecuso per poi sfatare il tabù trasferta (vittoria che mancava dallo scorso novembre in quel di Aprilia) a San Severo. La vittoria in terra dauna, firmata dall’ultimo arrivato Aperi, ha rilanciato le ambizioni dei granata e, in successione, Turris, Gallipoli e Aprilia non hanno avuto scampo contro i ragazzi di Ragno, arrivati quindi all’incrocio col Taranto nel migliore dei modi.
Condizione fisica - Le assenze e il Nardò, un binomio che ha caratterizzato l’annata dei granata, colpiti costantemente da una serie interminabile di assenze che, ad ogni partita, hanno privato mister Ragno di molti elementi. Paradossalmente, il match con il Taranto potrebbe essere il primo con tutta la rosa a disposizione, fatta eccezione per i lungodegenti under Versienti e Balistreri. Domenica hanno scontato il turno di squalifica il difensore Allegrini, capitan Vicedomini, la punta Romeo e i giovani Mancarella e Prinari. In più, appare completato il recupero di Rescio, centrocampista ex Virtus, alla seconda esperienza con il Toro, riproposto domenica contro la Turris e propositivo in zona offensiva.
Morale - La piazza è carica a mille per il derby, sentito a Nardò, ancor di più dopo i passi in avanti sul piano della classifica compiuti dall’undici granata. Il Toro sa di aver fatto un campionato straordinario, al di sopra di ogni obiettivo preventivato in partenza. Sembra solo un ricordo il dicembre nero, periodo in cui i tre punti mancati per ben otto appuntamenti (proprio dopo il 2-2 dell’andata allo “Iacovone” tra l’8 novembre (Nardò-Potenza 0-0 sul neutro di Galatina) e il 20 dicembre (Nardò-Fondi 1-1) prima dell’1-0 (6 gennaio) contro il Picerno che ha rotto l’incantesimo.
Rosa - Nonostante la cessione del cannoniere principe Lattanzio (10 reti in granata), partito alla volta di Venezia nel calciomercato decembrino, sono numerosi i punti di forza del Nardò, rimasto ben assortito a differenza del Taranto, un po’ rivoluzionato in inverno. Innanzitutto, mister Ragno può contare su un parco under tra i migliori dell’intera Serie D. Il Girone H ha ammirato la sicurezza del portiere Gianmarco Chironi, la genialità dell’esterno alto Matteo Montinaro e l’ordine tattico del terzino Simone Cassano. Non sono da meno le alternative Mancarella, Gigante e Caporale, al secondo anno a Nardò, e Tiziano Prinari, under “veterano” reduce dall’esperienza di Chieti. In attacco, l’ariete deputato alla sfida parallela con Beppe Genchi sarà Giancarlo Malcore, 8 reti in campionato e tanto sacrificio nel creare e crearsi occasioni da rete. L’arma più pericolosa si muoverà però sulle corsie laterali: Alessio Palmisano (a segno allo “Iacovone”) può essere il grimaldello vincente del big-match, assieme al collega Presicce. Dietro, con l’ex Oretti play e capitan Vicedomini a sprigionare assist e sostanza, tanta esperienza con Lanzolla-Allegrini pronti a ricompattarsi. E in panchina c’è un certo Gilberto Martinez Vidal…
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