GLADIATOR, E' ROMENO IL PERNO DEL CENTROCAMPO

Il peggior attacco del girone con i suoi 17 centri segnati sul pallottoliere. Ultima piazza in graduatoria, in condominio con la Puteolana. Il Gladiator si appresta a calcare il green dello Iacovone con il chiaro intento di uscirne con le ossa intatte, benchè neppure al più folle dei bookmakers possa venire in mente di puntare su di un pari, nè tantomeno su una vittoria dei campani. Prescindendo dall'aspetto puramente tecnico, la notoria crisi societaria può aver giocato ad oggi un ruolo fondamentale nel rendimento dei casertani, in attesa da mesi delle sacrosante spettanze e di buone notizie sul fronte di eventuali passaggi di quote.

La truppa di Santa Maria Capua Vetere è un amalgama di under 20 autoctoni e di elementi di poco più anziani, sorretti da Nunzio Di Somma, avente un discreto passato da calciatore (abbastanza note le sue gesta con i colori della Juve Stabia). A fare da guardia alla rete, il classe '88 Munao, già del Vico Equense in Seconda Divisione nonchè l' 'ex' Juve Stabia in B, Cerreti. Retroguardia affidata a Laezza (esperienze in Lega Pro con Valenzana e Sant'Arcangelo), Ferrara (diversi gettoni di presenza in Seconda con l'Isola Liri), Diana (scuola Napoli, prelevato a gennaio dall'Aversa Normanna) e Simonetti, ferrato della categoria nonostante la non avanzata età. A centrocampo, ecco Puccinelli, giunto a seguito della liquidazione del supermercato Nardò, il capitano Bonavolontà (alla sua seconda stagione con la casacca nerazzurra) e il 21enne romeno Sandu, interessante mediano di qualità pescato dalla Sardegna. Reparto avanzato che si avvale delle prestazioni di Santaniello ('ex' Agropoli, cresciuto nella Salernitana), De Falco (classe '91, con alle spalle alcuni tornei di Lega Pro nelle file dei Campobasso e Neapolis) e Martone, unico vero nome di grido, nel cui curriculum figurano 49 incontri e 9 reti in Seconda Divisione tra Scafatese e Casertana. Da segnalare, infine, una lunga sequela di '94 e '95 di buone prospettive, come Del Gaudio, Mele, Mazza, Scarano e Carfagno.