
Venerdì 26 settembre prima nazionale a Taranto per il «Taras Teatro Festival»
Al «Taras Teatro Festival / Scena antica e visioni contemporanee» in corso a Taranto con la direzione artistica di Massimo Cimaglia, venerdì 26 settembre, alle ore 21, nell'auditorium TaTÀ, è in programma la prima nazionale di «Oreste», una rielaborazione del mito da Euripide firmata al debutto come regista dall'attore Dario Battaglia, l'interprete (vincitore del Premio Claudio Nobis riservato agli under 35) che ha stupito nel ruolo di Valentine in «Lazarus» di David Bowie e Enda Walsh e vanta già una brillante carriera accanto ai più grandi maestri del teatro, come Robert Carsen, dal quale è stato diretto nell'«Edipo Re» al Teatro Greco di Siracusa. Tra l'altro, in quest'allestimento prodotto dalla storica compagnia Lombardi-Tiezzi, Battaglia guida un gruppo di giovani professionisti composto da Antonio Bandiera, Marta Anna Borucinska, Alessandro Burzotta, Caterina Fontana, Marcello Gravina, Ivan Graziano e Francesca Piccolo formatisi proprio all'Accademia d'Arte del Dramma antico di Siracusa. La realizzazione, con le scene e i costumi di Ivan Biceo Vartengo e il progetto visual di Arcangelo Piccirillo, riflette sul rapporto tra giovinezza e vecchiaia, sui conflitti generazionali, sul contrasto tra ordine politico e opposizione rivoluzionaria alle ingiustizie sulle musiche originali del pluripremiato musicista siciliano Gioacchino Balistreri, autore di una vera e propria drammaturgia sonora su cui s'impagina la scrittura scenica.
L'«Oreste» di Battaglia rientra a pieno titolo all'interno di quel gruppo di rielaborazioni mitologiche in cui Euripide, attraverso varianti del mito, fornisce inedite versioni dei protagonisti conosciuti attraverso il mito "ufficiale". E il caso dell'«Oreste» è emblematico: l'azione si svolge cinque giorni dopo l'omicidio commesso dal protagonista ai danni della madre Clitennestra. In una dimensione tra il sonno e la veglia, il figlio di Agamennone riceve, insieme alla fedele sorella Elettra, le visite degli altri personaggi e delle Erinni che incombono sulla sua coscienza provocando rimorso e paura. La città chiede la condanna dei due matricidi, mentre lo zio Menelao decide di non agire. Il «turning point» del testo è rappresentato dall'arrivo di Pilade che spingerà i due ad architettare un piano in perfetto stile gangster-movie per fuggire. Da questo momento in poi, i due fratelli dimessi, stanchi, fiaccati, malati si risvegliano, subiscono appieno il richiamo dell'azione e abbandonano i panni della malattia per vestire quelli degli eroi ribelli. Quali azioni sono, infatti, appannaggio esclusivo dei giovani e a quali responsabilità sono chiamati per discostare il loro destino da quanto deciso dal fato? E dove risiede la Giustizia? Seguendo il suggerimento dell'autore, per cui lo stato di malessere del protagonista diventa la condizione esistenziale di partenza cui tutti si accostano, lo spettacolo viene ambientato in un non-luogo mentale, forse una stanza di un sanatorio, o una clinica psichiatrica, mentre l'intreccio diventa il sogno distorto di un uomo sfinito con una psiche molto fragile e tormentata. Cosa è reale e cosa no? Il nostro non-luogo è asettico, rarefatto, sterile. Centro della scena è un tavolo che funge da letto di Oreste, da tavolo operatorio all'interno di una clinica, ma anche da altare in cui la vittima è pronta a sacrificare tutto sé stesso e gli altri, purché il volere degli dèi venga compiuto sempre e comunque.
Il Taras Teatro Festival è realizzato con l'organizzazione di Terra Magica Arte e Cultura e la collaborazione della compagnia Crest, il contributo di Ministero della Cultura, Regione Puglia, Comune di Taranto e Puglia Culture, il prezioso sostegno di Itsmobilità academy, TP Italia, Fondazione Taranto25, Banca Patrimoni Sella e Erredi Consulenze assicurative e i patrocini d Inda, Istituto Nazionale del Dramma Antico, Università di Bari, Museoarcheologico nazionale di Taranto - MarTA, Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo, Marina Militare Italiana e Istituto e per la storia e l'archeologia della Magna Grecia.
Biglietti 10 euro (5 euro studenti) acquistabili su vivaticket.com o
all'auditorium TaTÀ
Info 333.2694897
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