Taranto-il centrodestra in maggioranza?
Riceviamo e pubblichiamo:
Nella vita, sia nel quotidiano che nell'impegno politico, ho sempre messo la faccia a volte pagando caro il mio voler essere sincero, il mio non avere " peli sulla lingua" e comunque mai ho messo da parte la fedeltà che mi ha sempre contraddistinto nel rapporto con la gente.
Lo faccio anche questa volta, non per essere sempre e comunque la "pecora nera", ma per far arrivare il messaggio a chi di dovere dopo aver sondato il pensiero fra la gente che, da "soldato" militante, sto avvicinando per portare il mio umile contributo alla causa di F.d.I. Lo faccio per rispetto al lavoro, all'impegno che la Nostra instancabile leader, Giorgia Meloni, ci mette facendoci sentire orgogliosi di Lei e dell'Idea che ci tiene uniti.
L’incontro elettorale tenutosi sabato scorso a Taranto tra il candidato della Lega alle elezioni europee Marti alla presenza di assessori e consiglieri comunali di maggioranza, apre nuovi scenari politici presenti e futuri.
All’indomani del fallito, o finto, tentativo di firmare per lo scioglimento del Consiglio Comunale, si registra un clima politico sereno tra apposizione del centro destra e maggioranza. E se la Lega ha tra i suoi supporters elettorali pezzi di maggioranza, probabilmente con una visione non più di opposizione ma di sostegno alla maggioranza, è lecito chiedersi se esiste ancora una unità del centro destra e se FdI al Comune sia in linea con la Lega o meno.
Questo perché se non è stata mai incisiva l’opposizione del capogruppo Vietri all’attuale e precedente maggioranza se non con sterili comunicati o inutili interventi in Consiglio Comunale (cfr. le dichiarazioni e i comunicati stampa alla stregua delle letterine inviate dai fanciulli a Babbo Natale) oggi appare più che mai assente dal ruolo di opposizione che dovrebbe svolgere.
Allora nasce spontanea una domanda: siamo di fronte ad un inciucio o ad un accordo programmatico con l’attuale maggioranza al Comune e alla Provincia? L’inciucio (INCIUCIO con il significato originario di intrigo, intesa raggiunta sottobanco, di nascosto, e in seguito passato a indicare un piano o un accordo politico confuso, non chiaro, malamente orchestrato, fonte Treccani) non porta benefici elettorali al partito o alla Città ma solo benefici elettorali personali per candidature future; se invece si tratta di un accordo programmatico, sottoscritto alla luce del sole, basterebbe far sapere alla Città il suo contenuto e magari condividerlo.
D’altra parte il tutto fa il paio con l’Ente Provincia dove i due consiglieri di FdI in occasione dell’insediamento del Consiglio Provinciale non hanno sollevato al Presidente Melucci (peraltro uscito sconfitto alle elezioni ed in netta minoranza) come avrebbe governato senza una maggioranza. Tant’è che in occasione dell’approvazione del rendiconto 2023, dei nostri due consiglieri uno si è astenuto e l’altro è uscito dall’aula. Ma tra Comune e Provincia esiste un unico comune denominatore: Rinaldo Melucci con il governo del Comune e della Provincia.
- Vito Tarantino -
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