
Genchi: "Vi spiego perché non ho esultato"
L'ex capitano del Taranto oggi ha realizzato il gol decisivo che ha consentito al suo Monopoli di espugnare lo "Iacovone"
48 gol in 67 presenze in rossoblu non si dimenticano facilmente. Giuseppe Genchi, ex capitano del Taranto, è stato oggi l'autore del gol decisivo che ha consentito al suo Monopoli, a secco di vittorie da dicembre, di espugnare lo "Iacovone", oramai diventato terra di conquiste per le avversarie degli ionici.
"Non sono stato io ad andarmene dal Taranto - ha subito chiarito Genchi - ma è stato il presidente Zelatore a riferirmi che si era deciso di non puntare su di me. Solo dopo ho firmato per il Monopoli. Ho letto tante falsità su di me e sulla mia vita privata, cose che non c'entrano nulla col mio addio al Taranto".
"Non ho esultato al gol - precisa l'attaccante barese - perché questa città ha rappresentato tanto per me. Rispetto una maglia gloriosa, che mi onoro di aver indossato. Con quel gol, infatti, non mi sono preso alcuna rivincita, ma ho solo fatto il mio dovere: gioco per il Monopoli e devo aiutare la mia squadra a raggiungere gli obiettivi. La vittoria? Meritata, contro un Taranto depresso e forse rassegnato. Mi auguro che i rossoblu possano comunque raggiungere i playout".
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