Taranto F.c.

Andrea Bilotta a TST: 'Quando parlo di Taranto ho sempre la pelle d'oca'

L'ex difensore rossblù: 'Che emozione la sfida interna con il Cerignola davanti a 8000 spettatori'

17.05.2020 18:38


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DI ALESSIO PETRALLA

Nel Taranto si è ben distinto, da under, Andrea Bilotta che due stagioni fa sfiorò la promozione in rossoblù al cospetto di un forte e inarrestabile Potenza e che, a Tutto Sport Taranto, rivive quella importante stagione: “Sono stati due mesi molto particolari un po’ per tutti quanti. Comunque ho cercato di allenarmi studiando visto che sono iscritto alla facoltà di scienze motorie. Ne ho approfittato per godermi, inoltre, la famiglia e la mia ragazza”.

LE CLASSIFICHE: “E’ una faccenda molto delicata: qualche scontento ci sarà sempre anche se spero che la Lega possa fare in modo di ridurre questi al minimo magari partendo dal non far pagare l’iscrizione ed effettuando una buona riforma dei campionati”.

BILOTTA: “Ho giocato in Eccellenza calabrese con la Paolana: nonostante fossimo tutti giovani abbiamo fatto benissimo. Ho realizzato qualche gol collezionando tante presenze. Spero di risalire di categoria”.

TARANTO: “Ogni volta che si tocca quest’argomento mi viene la pelle d’oca. Per me è stata la prima esperienza lontano da casa e parlarne mi emoziona sempre. Rappresenta la parentesi più importante della mia breve carriera. Non esiste piazza migliore. Dico solo la verità…”.

GARA SIGNIFICATIVA: “Di ricordi belli ne ho tanti ma più di tutti vorrei citare la sfida interna con il Cerignola giocata davanti a più di 8000 spettatori. Passammo in svantaggio ma riuscimmo a ribaltarla”.

RIMPIANTI: “Nel corso della stagione in rossoblù non ne ho ma in estate si visto che ero, praticamente, stato riconfermato. Poi, però, furono fatte altre scelte. Spero un giorno di tornare perché in riva allo Ionio si fa calcio vero”.

SERIE D/H: “E’ molto simile alla serie C e non c’entra niente con il dilettantismo. Ci sono sempre sette, otto compagini attrezzate per la vittoria finale. Quest’anno il Taranto aveva i favori del pronostico ma forse i calciatori erano troppo sicuri di se o, a tratti, hanno sottovalutato il campionato. Ricordo che anche la Frattese, già retrocessa, ci mise ko, per 1-0, facendoci perdere il terzo posto. Dico questo per confermare la difficoltà di ogni sfida: nessuno ti regala niente”.

PRIMO IMPATTO: “Allo “Iacovone” venni a giocare la stagione prima, in serie C, con il Cosenza. Ebbi la pelle d’oca. Quando il Taranto mi chiamò mi misi a vedere subito dei video della tifoseria che ancora oggi mi godo. Quella tarantina è una curva spettacolare: fuori casa erano anche in seicento a supportarci”.

Si ringraziano:

 

 

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