Calcio a 5 Maschile

Orsa Viggiano, Fabio Siviglia: 'Con la GEAR in campo con amore e rispetto verso la maglia'

17.03.2021 15:10


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Dopo il ko nel recupero di martedì al cospetto del Bernalda Futsal, la testa dell'Orsa Viggiano è rivolta soltanto alla sfida salvezza di sabato con la GEAR Piazza Armerina. A commentare la situazione neroverde e a tuffarsi nel prossimo impegno è uno dei veterani, calciatore simbolo, del club, il Vice Capitano Fabio Siviglia: "Onestamente con il Bernalda eravamo consapevoli del ko vista la differenza qualitativa delle due rose: con questo non dico che eravamo rassegnati. Va dato merito ai rossoblù che hanno sfruttato almeno sei errori su sette gol del mio team. Fino a sette, otto minuti dal termine eravamo in partita. Stiamo soffrendo anche per via della mancanza d'esperienza".

IL BILANCIO: "Pensavo che con la rosa che avevamo qualche settimana fa si potesse arrivare molto più in alto. Vederci giù in classifica, quando le ambizioni erano altre, è davvero un peccato. Il crollo non è dovuto agli addii ma alla mancanza di motivazioni. Comunque siamo una matricola e raggiungere la salvezza è già un traguardo mportante: manca, ancora, la matematica".

LA GEAR PIAZZA ARMERINA: "E' una vera e propria finale. Dopo i dieci gol che ci hanno rifilato all'andata verranno a giocare, sportivamente parlando, in un inferno. Faremo di tutto che i siciliani lascino punti anche perchè vogliamo festeggiare dopo aver disputato un buon campionato. Vogliamo vincere anche per il morale".

LA GARA: "Sabato vogliamo e possiamo farcela. Riusciremo a conquistare punti soltanto se giochiamo con amore e rispetto per questa maglia. Quello che noi, come me e mio fratello, abbiamo sempre fatto al 100%. Mi aspetto molto di più da tutti quanti".

IL CALENDARIO: "Sulla carta è favorevole visto che sfideremo in casa la GEAR e il Cataforio. Vogliamo fare sei punti. Con il Bernalda, in trasferta, è un derby difficilissimo in cui comunque lotteremo".

MESSAGGIO: "Quest'anno non ho potuto dare il mio contributo per questioni lavorative. Io e mio fratello, vero capitano dell'Orsa Viggiano, lo abbiamo sempre fatto: qualcuno vedeva in altre figure il capitano. Quando c'è stata la possibilità di giocare, a prescindere dalle motivazioni, ho cercato di dare sempre il massimo. Vogliamo rispetto per quello che in circa undici anni io e la mia famiglia abbiamo fatto".

UFFICIO STAMPA ORSA VIGGIANO - ALESSIO PETRALLA

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