
Zelatore e Bongiovanni: "Il Taranto non ci interessa, ma..."
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma Tonio Bongiovanni ed Elisabetta Zelatore
In primis, desideriamo sgombrare il campo da ogni possibile dubbio: i sottoscritti Elisabetta Zelatore e
Tonio Bongiovanni non hanno interesse alcuno ad inserirsi, in questo momento delicato, in alcuna possibile
trattativa tesa a rilevare le quote della ASD Taranto F.C. 1927 srl in possesso del signor Domenico
Campitiello.
A leggere, però, le dichiarazioni dei soggetti interessati a tale trattativa, il sig. Domenico Campitiello
nell’intervista di ieri pubblicata sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” ed il sig. Raffaele Calabreserappresentante
del cosìddetto gruppo Castria – in un’intervista rilasciata all’emittente televisiva Studio 100
martedì u.s., appare quantomai inusuale che una possibile positiva conclusione della cessione delle quote
dal sig. Campitiello al gruppo Castria – il quale si dice pronto ad effettuare la domanda di ripescaggio del
Taranto in Lega Pro nei termini e nei tempi richiesti dalla vigente normativa - non possa, poi, concretizzarsi
in quanto l’attuale, seppur disimpegnato presidente dell’ASD Taranto F.C. 1927 srl , non consentirebbe
NEANCHE ai possibili futuri acquirenti di visionare le carte contabili - e non solo – relative all’attuale
situazione societaria.
Al di là dell’ormai usuale “vezzo” presidenziale crediamo che, a tutti, tale situazione appaia di semplice
risoluzione considerata la delicatezza del momento.
La Fondazione Taras – socio della predetta Società sportiva – presente all’interno del Consiglio di
Amministrazione, depositaria della RESPONSABILITA’ UNICA del Collegio Sindacale della predettaattraverso
un proprio rappresentante - , potrebbe e, a questo punto dovrebbe, nell’interesse della tifoseria
tarantina e della pressante richiesta della Città di Taranto di tentare il ripescaggio in Lega Pro, consentire la
visione ai rappresentanti del gruppo Castria o ad altri eventualmente interessati, di tutta la
documentazione necessaria al fine di poter formulare una proposta di acquisto seria e consapevole.
Ciò considerato, leggendo le dichiarazioni pubbliche rese alla stampa negli ultimi giorni, che il sig.
Campitiello formula, per la vendita delle sue quote, una richiesta economica pari ad euro 200 mila
comunque “trattabili” ed il gruppo Castria, per l’acquisto, sarebbe stato pronto a formulare un’offerta di
euro 150 mila.
Peraltro, tale iniziativa della Fondazione Taras sarebbe in linea con il proficuo attivismo svolto dalla stessa
nell’estate scorsa, allorquando consentì con un’azione “lungimirante…” al sig. Campitiello di impossessarsi
del pacchetto di maggioranza della società Taranto FC 1927 srl con una cifra- pressochè simbolica -
nonostante solo due anni prima, tanti soggetti - inclusi gli scriventi - avessero concorso all’iscrizione del
Taranto in serie D attraverso il lodo Petrucci con un esborso iniziale di euro 359 mila e con un successivo
aumento di capitale sociale di euro 450 mila, poi dissoltosi con la gestione del Consiglio di Amministrazione
Petrelli-Nardoni-Fondazione (Casciaro).
Tanto per chiarezza e trasparenza.
Elisabetta Zelatore
Tonio Bongiovanni
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