Emanuele Calaiò: 'Un tempo strappare punti allo "Iacovone" era davvero difficile'

DI ALESSIO PETRALLA

Manca solo un turno al termine dei campionati di serie C con Catanzaro, Reggiana e Feralpi Salò che hanno conquistato la serie B in netto anticipo. A tracciare un punto sulla terza serie Nazionale, soffermandosi sul gruppo C e strizzando l’occhio sul momento del calcio italiano, a Tutto Sport Taranto, è l’ex bomber di Napoli, Catania, Parma e Siena (per citarne alcune), Emanuele Calaiò: “In serie C il Catanzaro ha disputato un grandissimo campionato grazie anche ai molti calciatori che hanno giocato per tanti anni in serie B ad alto livello oltre che ad alcuni giovani interessanti. Sono salite anche la Reggiana altra piazza importane e la Feralpi Salò”.

NOBILI DECADUTE: “In serie C ci sono molte piazze importanti: spesso il problema sono le società. Per risalire, come ha fatto il Catania, serve un progetto sano e un occhio al bilancio. Non bisogna strafare”.

IL TARANTO: “Se i tifosi disertano lo stadio evidentemente è perché percepiscono la mancanza di un progetto. I sostenitori ionici vogliono tifare una squadra che può ambire a salire. Quella ionica è una piazza calda del sud: ho avuto modo di giocarci e posso assicurare che, anni fa, era difficile uscire dallo “Iacovone” con dei punti. Spero che se i rossoblù dovessero riuscire ad approdare nei play off possano esserci più sostenitori sugli spalti a spingere i calciatori tarantini. Poi alla fine della stagione si vedrà…”.

IL CALCIO ITALIANO: “Ben cinque squadre italiane sono approdate in semifinale nelle rispettive coppe europee: ciò è importante anche se la Nazionale ancora fa fatica a ripartire. Purtroppo si vedono troppi pochi giovani. Bisognerebbe credere di più nei settori giovanili formando i ragazzi e non pensando ai risultati. Si deve rischiare. I cosiddetti giovani di valore sono quelli che a 17 anni già segnano nelle coppe europee. All’estero non hanno problemi a buttarli nella mischia”.