Tarantini Fuorisede: "Nuova società? O ripescaggio o... morte"

Il Coordinamento Tifosi Tarantini Fuorisede 
è costretto suo malgrado a prendere atto dell'ennesima crisi societaria del Taranto dopo il disimpegno annunciato da Domenico Campitiello martedì scorso.

Nonostante l'impasse societaria, i tempi per non perdere il treno del ripescaggio in Lega Pro che, numeri alla mano, vede il Taranto tra le squadre in pole position, ci sono tutti. 
Per questo motivo il Coordinamento invita tutte le parti coinvolte a favorire un passaggio di testimone alla guida del Taranto che consenta di fare domanda di ripescaggio e disputare il prossimo campionato di Lega Pro Divisione Unica.

Non volendo e non potendo condizionare la scelta del nuovo proprietario del Taranto, il Coordinamento pone come unico paletto quello della disponibilità a fare domanda di ripescaggio e farsi carico degli oneri economici a essa connessi. 

Senza domanda di ripescaggio, che consideriamo elemento imprescindibile di qualsiasi progetto serio e votato al lungo termine, noi contesteremo qualsiasi proprietà e auspichiamo che anche il resto della tifoseria faccia lo stesso. 
Non siamo più disposti a tollerare che si giochi con i nostri sentimenti.

Non tollereremo altresì nessuna lungaggine e nessuna operazione tesa solamente a diluire i tempi e ad evitare di presentare la domanda di ripescaggio. 

Taranto è una città che dal punto di vista del tessuto economico ha contribuito poco o niente alle vicende calcistiche, ma è stata capace di garantire 10.000 presenze paganti anche in partite che non avevano un'effettiva valenza come i recenti play-off, oltre a una media per tutto il campionato che si confronta con quelle registrate da diverse società di campionati maggiori.

Se l'alternativa sarà una società non in grado di garantire il ripescaggio, riteniamo sia preferibile un'eutanasia risolutiva che una prosecuzione di un'agonia che ci mortifica da troppo tempo.