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Prima Categoria: Grottaglie e Castellaneta sempre avanti, Manduria e Sava inseguono, il Massafra sale in classifica, Il Crispiano pareggia, male San Marzano e Don Bosco

a cura di Fabrizio Izzo

04.02.2019 15:37


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Immagine ZaccagniLa quarta di ritorno non ha riservato sorprese, la coppia di testa composta da Grottaglie e Castellaneta prosegue spedita conservando il largo margine di vantaggio sulle inseguitrici. Alle spalle delle due capolista solo il Sava mantiene il ritmo ma sempre con nove punti di distacco. Il Capurso e il Massafra, con le vittorie esterne a San Marzano e Latiano, fanno passi avanti guadagnando una posizione di classifica. Perde terreno il Polimnia, sconfitto a Sava, scavalcato dal Capurso e raggiunto dal Massafra. Al centro della classifica nessuno scossone con risultati secondo le previsioni che mantengono frizzate le ubicazioni in graduatoria. Giù nelle zone basse sempre più grave la situazione del Don Bosco, quasi agonizzante. L’Erchie ha margini di speranza mentre l’Atletico Acquaviva, dopo quattro risultati utili consecutivi, perde contro il Castellaneta ma sembrerebbe quella con più possibilità per tirarsi fuori dalle sabbie mobili. Cedas e San Vito, con quattro e cinque punti in più sulla terzultima, al momento, sembrano poter gestire il vantaggio.

Il Grottaglie batte la Cedas conquistando la settima vittoria consecutiva. Da quando siede sulla panchina mister Orlandini i biancoazzurri hanno collezionato undici vittorie e un pareggio, sono imbattuti da dodici turni e viaggiano spediti in testa alla classifica con 50 punti insieme al Castellaneta. La gara di ieri, contro l’Avio Brindisi, è risultata essere di normale amministrazione per i grottagliesi che comunque non hanno avuto un approccio felicissimo al match passando in svantaggio dopo qualche minuto dal fischio di inizio. Dopo la rete di Suti al 6° minuto, abile ad approfittare di un disattenzione difensiva, la corazzata biancoazzurra ha reagito e messo alle corde gli avversari pareggiando al 26°, su punizione, con De Tommaso e fallendo altre buone opportunità andando al riposo sul risultato di parità. Nella ripresa il Grottaglie ha fatto suo il risultato raddoppiando con Galendro, al 61°, triplicando ancora con una punizione di De Tommso, al 68°, e chiudendo definitivamente i conti con Birtolo nel finale. Troppa la differenza tecnica tra le due compagini e risultato secondo le previsioni. Avio Brindisi pimpante e volitiva ma ancora inesperta e gracile. Il Grottaglie, dopo un inizio leggermente balbettante, ha mostrato tutto il suo potenziale portandosi a casa tre punti sacrosanti.

Il Castellaneta tiene il passo del Grottaglie vincendo, in casa, contro un Atletico Acquaviva che si è arreso solo negli ultimi minuti di gara. Al De Bellis i valentiniani trovano i tre punti ma non senza patemi, l’Acquaviva, in serie positiva da quattro turni e con la necessità di punti salvezza, ha giocato la sua partita senza timori reverenziali cercando in tutti i modi di strappare un risultato positivo. I biancorossi hanno avuto il merito di crederci fino alla fine dando fondo a tutte le proprie risorse e riuscendo ad ottenere quei tre punti che sembravano potessero svanire. Primo tempo con il Castellaneta in sordina e con l’Atletico attento in fase di copertura. Vantaggio dei padroni di casa al 37° su calcio di rigore trasformato da Gjonaj e concesso dall’arbitro per un fallo in area ai danni di Pinto. Appena tre minuti dopo Palasciano, direttamente su calcio d’angolo, trova le rete del pareggio. Ripresa con lo stesso tema del primo tempo, Castellaneta a dirigere il gioco e pericoloso in diverse occasioni con l’Atletico accorto e bravo a punzecchiare gli avversari con alcune ripartenze. Al minuto 89 la svolta, Gjonaj batte un perfetto calcio d’angolo per la testa di Cantalice che svetta su tutti e batte il portiere avversario. Vittoria non facile e sofferta da parte del Castellaneta che domenica prossima andrà a fare visita al Polimnia, una trasferta insidiosa.

Al Camassa di Sava i padroni di casa vincono di misura contro un insidioso Polimnia. Partita equilibrata con un primo tempo dove gli ospiti si sono fatti preferire sotto il profilo della manovra ma senza creare fastidi alla difesa biancorossa, tranne per qualche traversone al centro dell’area ben gestiti dal portiere. L’occasione più ghiotta è capitata a Denisi che dall’interno dell’area piccola ha mancato l’impatto con il pallone dopo un cross dalla linea di fondo di Vasco. Nella ripresa il Sava è entrato in campo più deciso cercando subito di forzare le maglie avversarie e trovando il goal vittoria al minuto 55 con il solito Vasco, puntuale a correggere in rete un invito dalla destra di Colluto. Dopo il vantaggio i biancorossi hanno controllato la gara costruendo almeno un altro paio di situazioni pericolose senza sfruttarle. Negli ultimi dieci minuti di partita, complice anche un calo atletico dei savesi, il Polimnia ha cercato il pareggio con più insistenza ma senza creare grossi pericoli. Nei minuti di recupero gli ospiti hanno protestato per un presunto fallo di mano in area che l’arbitro non ha riscontrato. Quarta vittoria consecutiva per il Sava, compreso il recupero di Capurso, e terzo posto alle spalle del duo di testa Grottaglie-Castellaneta a meno 9, un divario che dovrà necessariamente essere assottigliato per poter disputare i Play-Off.

Il Manduria, nel suo Dimitri, batte 2 a 1 il Memory Campi e mantiene invariate le distanze dalla capolista Matino, largamente vittorioso in casa contro l’Atletico Veglie. Un goal per tempo ha permesso ai biancoverdi di ottenere la quarta vittoria consecutiva, compreso il recupero contro il Veglie, e proseguire la corsa alla vetta. Manduria spigliato e concreto nei primi quarantacinque minuti con azioni importanti mancate di poco e qualche fuorigioco di troppo fischiato dal direttore di gara. Il vantaggio dei padroni di casa è opera di Riezzo, al 35°, freddo nel trasformare un calcio di rigore assegnato dal signor Calderulo proprio per un fallo subito dallo stesso fantasista. Nella ripresa gli ospiti hanno accennato ad una reazione comunque ben contenuta dai messapici che a differenza di altre gare non hanno subito nessun calo atletico e di concentrazione. Al 65° il raddoppio del Manduria con Conte, ragazzo di prospettiva, lesto a risolvere una mischia in area avversaria e a mettere il risultato in ghiaccio. I leccesi sono riusciti ad accorciare le distanze ad inizio recupero mettendo in leggera apprensione la retroguardia messapica in grado, però, di difendersi con ordine. Il Manduria, archiviata la buona vittoria di ieri, dovrà pensare al Real Galatone al quale farà visita domenica prossima e dalla cui trasferta ci si aspettano i tre punti per continuare ad inseguire la capolista che avrà un impegno di uguale difficoltà contro il Monteroni.

Ottavo risultato utile consecutivo del Massafra che in trasferta batte il Latiano 4 a 0. Una serie di risultati davvero importanti per i massafresi che nelle ultime otto gare hanno ottenuto sette vittorie e un pareggio, un ruolino di marcia da prima della classe. A Latiano il Massafra si è espresso con autorevolezza rifilando ai Brindisini un poker di goal grazie alla doppietta di Camarà e ai sigilli di De Marre e Greco. Partita sotto il controllo dei giallorossi che l’hanno gestita con tranquillità, rischiando poco o niente. I tre punti conquistati ieri permettono ai ragazzi di mister Minosa di agganciare in classifica il Polimnia (sconfitto a Sava) e di nutrire ancora speranze per entrare nella griglia Play-Off che nella situazione attuale di classifica non verrebbero disputati. Mancano però ancora undici giornate alla fine, tanto può accadere con un Massafra che deve farsi trovare pronto.

Perde terreno il San Marzano di mister Frusi che incassa un sonoro 5 a 1 in casa contro la quarta forza del campionato, il Capurso. Vantaggio rossoblu ad inizio gara con Kunde, bravo a battere il portiere avversario in uscita. Il pareggio ospite giunge intorno alla mezzora, Fieroni sfrutta una disattenzione della difesa e mette nel sacco. Nella ripresa la svolta della gara, Il San Marzano non punge e gli ospiti, nel giro di tre minuti, effettuano il sorpasso ancora con Fieroni (tripletta), al 70° con preciso diagonale e al 73° su calcio di rigore. Al 78° Liaci fa quattro e al 90° Fanfulla sigla il quinto ed ultimo goal per i baresi. San Marzano poco concreto e distratto che ha lasciato spazio ad un Capurso deciso e ben organizzato che ha sfruttato tutto ciò che ha creato. Per il San Marzano un periodo da dimenticare, solo un punto (in casa contro il San Vito) nelle ultime quattro partite, un magro bottino per una squadra che è stata anche in testa alla classifica. Nonostante tutto, grazie ai punti conquistati ad inizio stagione, il margine di vantaggio dei rossoblu sulla zona calda è abbondante e gestibile.

Il Crispiano, dopo due sconfitte consecutive e 9 goal incassati, torna a fare punti pareggiando in casa 1 a 1 contro il San Vito. Primo tempo con il San Vito più spigliato e pericoloso e un Crispiano contratto. I brindisini trovano il vantaggio al minuto 8 con Grassi, assist di D’Erriquez e comodo tocco in rete dell’attaccante a portiere battuto. Il Crispiano accenna ad una reazione ma senza impensierire più di tanto la retroguardia ospite apparsa attenta e ordinata. Il pareggio dei padroni di casa arriva in apertura di ripresa ad opera di Mastronardi che batte il portiere avversario con preciso colpo di testa su cross, dalla destra, di Recchia. Il pari sveglia il Crispiano che ci mette tanto impegno ma senza trovare la via del goal. La superiorità numerica, dopo l’espulsione di Grassi (per proteste), non è sfruttata dai gialloblu fermati anche dalle parate del portiere avversario sulle conclusioni di Mastronardi. Pareggio tutto sommato giusto, un punto per ognuno che muove la classifica con un Crispiano piuttosto tranquillo e lontano dalla zona calda.

Nulla da fare per il Don bosco che esce sconfitto, con il minimo scarto, dalla scontro con il Football Acquaviva. 1 a 0 il risultato finale maturato al 14° del primo tempo per merito di Trotti. Il difensore barese, poco oltre il centrocampo, calcia verso la porta manduriana beffando il portiere fuori dai pali. Un goal evitabile, forse anche fortuito che è bastato ai padroni di casa per conquistare i tre punti. Il Don Bosco rimasto in 10 per l’espulsione di My (fallo da ultimo uomo) ha cercato di rimettere in sesto il risultato dando fondo a tutte le sue forze e riuscendo a mettere in difficoltà gli avversari, collezionando un numero di opportunità anche maggiori rispetto all’Acquaviva ma senza centrare il bersaglio. Un annata straordinariamente storta quella del Don Bosco Manduria che tra sfortuna ed errori, oggi, si trova all’ultimo posto in classifica con soli tre punti e una retrocessione incombente.

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