
Ufficiale: il Taranto torna a Zelatore e Bongiovanni
Accordo sancito in serata: ai due imprenditori andrà il 90% delle quote
L’Aps Fondazione Taras 706 a. C. comunica che il trasferimento del 90% delle quote del Taranto F. C. 1927 in favore dei signori Dott.ssa Elisabetta Zelatore e Avv. Antonio Bongiovanni è stato sancito nel tardo pomeriggio di oggi presso lo studio del notaio Maurizio Monti.
Di seguito, le prime dichiarazioni ufficiali dell’Avvocato Antonio Bongiovanni:
“Quando si incontrano le persone giuste, con le coordinate mentali lineari, non ci vuole l’opera dello Spirito Santo per raggiungere un’intesa. Per il futuro, voglio dire chiaramente che desidero che tutti gli elementi si coordinino in modo da rendere felici i magnifici tifosi del Taranto. Quanto al ripescaggio, assicuro che punteremo al massimo. Le garanzie economiche della fideiussione e del contributo d’iscrizione sono già pronte. Voglio cogliere l’occasione per ringraziare la BCC di San Marzano di San Giuseppe per la sollecitudine con cui si è spesa e, in particolare, il direttore della sede di Taranto, Salvatore D’Acquisto, e il direttore generale, Emanuele Di Palma. In conclusione, desidero fare un appello per il recupero di tutte le forze utili e significative della città, in tutte le sue migliori espressioni. Una città unita vince in tutti i settori, da quello produttivo a quello sportivo”.
Ecco, infine, le dichiarazioni dell’Avvocato Gianluca Mongelli, presidente della Fondazione Taras:
“Abbiamo speso le nostre migliori energie per raggiungere l’obiettivo della Lega Pro. Ora ci troviamo di fronte a un felice epilogo grazie al recupero di risorse concrete e importanti, in spregio alle tante parole che abbiamo dovuto sentire. L’acquisizione delle quote di maggioranza del Taranto da parte della Dottoressa Zelatore e dell’Avvocato Bongiovanni ci consente di continuare a sperare nel ripescaggio e ci dà forza e concretezza per l’immediato avvio della stagione. Quanto al ripescaggio, la presentazione della domanda del 27 luglio è stata solo il primo passo. L’acquisizione di nuove risorse, ad eccezione del contestato fondo perduto, rimette la questione direttamente nelle mani della Lega, che dovrà sciogliere al più presto il nodo che essa stessa ha creato”.
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